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domenica 17 febbraio 2013

Perchè l'Europa persevera negli errori?

E' triste constatare che la burocrazia europea continua a percorrere la strada sbagliata. L'evidenza dei fatti è talmete chiara che solo la vetusta gerontocrazia miope non riesce a vederla.
Il grafico ci permette di capire perchè siamo destinati a divenire territorio di conquista Cinese piuttosto che Turca, Statunitense o Brasiliana.
Le azinde che non possono crescere a causa delle leggi antitrust unite alla miriade di normative ai vari sottolivelli: statali, regionali, locali. I continui proclami pseudo-liberali di fatto hanno prodotto una miriade di micro aziende fragili e a bassa redditività. l'articolo pubblicato su Firstonline ci spiega in modo drammaticamente sintetico e preciso le conseguenze di una politica debole e obsoleta. Uno degli aspetti più importanti da affrontare è il mercato del lavoro. La flessibilità non deve essere stigmatizzata come accade ora. Il problema fondamentale deve essere affrontato dal lato opposto. lLa flessibilità non deve essere vista come precarietà ma come opportunità. Il lavoro deve essere affrontato dinamicamente, nel senso che se svolgo un'attività, e lo faccio bene, l'azienda deve adottare gli strumenti a sua disposizione per "trattenermi" perchè se non lo fa sono pronto a trovare qualcosa di meglio.
Sembra banale, ma dobbiamo abituarci a crearci la sicurezza attraverso la flessibilità e la professionalità. Ma soprattutto dobbiamo capire che non si può incentivare un'attività produttiva all'infinito. Se qualcosa non può essere realizzato in modo competitivo dobbiamo capire il perchè. Rifiutare di affrontare il problema attraverso misure di sostegno e assistenza spetto significa prolungare l'agonia con i soldi della collettività. Non possiamo più premettrcelo se vogliamo evitare che il Vecchio Continente collassi su se stesso.

giovedì 14 febbraio 2013

La miope follia europea continua.

Ue: Commissione presenta proposta direttiva su tobin tax - Di male in peggio - .

(ASCA) - Bruxelles, 14 feb - La Commissione europea ha presentato la proposta di direttiva sulla tassa sulle transazioni finanziarie (anche nota come Tobin Tax), da applicare in regime di cooperazione rafforzata tra gli undici paesi membri che hanno deciso di istituirla (Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna).

Il prelievo su azioni e bond sara' dello 0,1% mentre per i derivati scende allo 0,01 per cento. Secondo la proposta si applichera' il 'principio di residenza', in base al quale si procede all'imposizione fiscale all'interno dello Stato membro in cui risiede l'ente finanziario coinvolto nella transazione. La tassa sulle transazioni finanziarie rispondera' anche al 'principio di emissione', in base al quale le istituzioni finanziarie situate al di fuori dei paesi che partecipano al regime fiscale sono obbligate a pagare la tassa se hanno scambiato titoli emessi all'interno dell'area degli undici paesi sotto regime di Tobin tax.

Cio' significa che un titolo emesso in uno degli Stati coinvolti sara' tassato ovunque, anche in altre piazze finanziarie. Restano escluse dall'imposizione le transazioni concluse con la Banca centrale europea, i fondi salva-stati Efsf ed Esm e l'Unione europea. La proposta adesso verra' sottoposta all'attenzione degli Stati membri, dove sara' discussa dai ventisette. Il diritto di voto spettera' pero' solo agli undici paesi oggetti della cooperazione rafforzata, il processo decisionale che permette a una parte dei membri dell'Ue di cooperare in ambiti non di competenza esclusiva dell'Unione europea.

La proposta della Commissione Ue prevede una durata illimitata della tassa sulle transazioni finanziarie, per cui gli undici Stati dovranno dare vita a ''misure adeguate'' per l'imposizione della tassa e la riscossione dei suoi proventi, insieme a misure per prevenire l'evasione o la frode fiscale in questo particolare settore. La Commissione stima che una volta a regime la Tobin tax potra' generare entrate per circa 30-35 miliardi di euro all'anno. L'esecutivo stabilisce quindi il cronoprogramma: l'obiettivo e' mettere gli undici stati membri in condizione di essere in linea con la proposta della Commissione - e quindi di poter introdurre la Tobin tax - dall'1 gennaio 2014.

Per questo si chiede di adottare entro il 30 settembre ''al massimo'' tutte le norme e i regolamenti necessari. Una volta in vigore, si procedera' a a un 'check-up', attraverso una clausola di revisione appositamente prevista nel testo licenziato oggi. Ogni cinque anni, e ''per la prima volta a partire dal 31 dicembre 2016'', la Commissione Ue presentera' al Consiglio europeo un rapporto sullo stato d'attuazione della direttiva, e ''dove appropriato'', un proposta di revisione.

Poi ci chiederemo perchè aumenteranno le richeste di espatrio in Svizzera. Se pensiamo agli attuali rendimenti dei Bond Investiment Grade va da sè che i titoli di breve durata non potrenno più essere oggetto di trading. Non si rendono conto che questo avrà effetti negativi di gran lunga superiori a quelli positivi.
In ordine:
  1. Riduzione del personale presso i desk degli intermediari.
  2. Mancato afflusso di capitali gain da trading.
  3. Trasferimento di capitali e società.
  4. Riduzione liquidità dei mercati.
  5. Saldo finanziario negativo.
Ma finchè la demagogia avrà la meglio sulla ragione andremo avanti così.