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domenica 16 dicembre 2012

L'ipocrisia etica sulla Tobin Tax.

La finanza etica, grande sostenitrice dell'imposta sulle transazioni finanziarie si è fatta esentare.
Ma come? Se un privato sostine se stesso e la sua famiglia facendo trading deve pagare la TTF mentre se lo fa la finanza etica no ...
Ma se la finanza etica ritiene il trading negativo e da estirpare, perchè si fa esentare dall'imposta?
Evidentemente la finaza etica a dispetto del nome detiene un potere di influenza al palazzo di gran lunga superiore al piccolo trader privato che sostiene solo la sua famiglia.
Ne abbiamo scoperta un'altra.
Sostenere se stessi e la propria famiglia "Speculando" in borsa non è etico. A meno che non ci si mascheri dietro la "finanza etica".

sabato 15 dicembre 2012

Tobin tax italiana, roba da trapezisti. Il grande vincitore: la finanza etica.

Stamattina su Milano Finanza c'è un bell'articolo di Giuseppe Di Vittorio che ha seguito tutto l'iter molto da vicino in quanto moderatore dell'evento tenutosi a Rimini organizzato da IMFAdvisor.
Se le cose rimangono così, devo fare ammenda in quanto l'operatività intraday sui titoli italiani rimane esclusa.  Quindi il tarading rimane tale e quale ad oggi. Bisognerà essere un pò più bravi e attenti perchè andare overnight sarà penalizzante. Sono curioso di vederne gli effetti. La tassazione ordinaria sarà dello 0,1% (0,12% il primo anno per recuperare i primi mesi ... in quanto deve fruttare 1 milardo e 100 milioni). L'imposta sarà pagata solo dal compratore e sarà applicata da 1 marzo.
Per i derivati sulle azioni il discorso cambia. Si applica dal 1 luglio verrà pagata sia dal venditore che da compratore ma soprattutto sarà applicata anche all'intraday. A questa categoria appartengono: opzioni su titoli italiani, covered warrant, certificati, stock futures.
Al momento le fasce di applicazione sono le seguenti:

  • Fino a 2.500 euro:         0,025
  • da 2.500 a 5.000 :         0,05
  • da 5.000 a 10.000:        0,1
  • da 10.000 a 50.000:      0,5
  • da 50.000 a 100.000:    1,00
  • da 100.000 a 500.000:  5,00
Quello che mi fa specie è il fatto che la finanza etica grande sostenitrice della tassa viene esentata!!! Vergogna!!!

Per i derivati sugli indici e le relative opzioni la tassazione sarà circa 1/5 rispetto ai derivati sulle azioni.

E qui viene il bello.
Il mercato che in Francia è riuscito a dribblare la tobin tax in italia viene tassato pesantemente. 

Infatti i derivati non regolamentati, i più popolari sono i CFD, saranno tassati 5 volte di più. sempre rispettando le differenza fra azioni e indici. 

E arriviamo ai soggetti esentati:

  1. Finanza Etica (mi farebbe piacere capire cosa si cela dietro questo onorevole epiteto)
  2. Market Maker 
  3. Società impegnate in variazioni della catena di controllo
  4. fondi pensione
  5. enti previdenziali
  6. autorità di politica monetaria. 
 Per quanto riguarda le assett class sono esentate:

  1. I tassi di interesse
  2. Le obbligazioni
  3. I titoli di stato
  4. Le valute
  5. Le materie prime
Gli strumenti finanziari non soggetti ad imposta sono:
  1. Etf
  2. Etc
  3. Sicav
  4. Polizze assicurative
Un trattamento di riguardo è stato riservato ai sistemi HTF (Higth Frequency Trading), le famigerate macchinette. Saranno soggetti ad un'imposta dello 0,02% se gli ordini immessi e cancellati saranno superiori al 60% degli ordini totali.

Ad essere franco ed egoista per me va bene così, in quanto la mia operatività prevalente è legata a Forex Dax e Indici americani Etf ed Obbligazioni . Ciò non toglie che siamo il primo paese ad introdurre una Tassa sulle Transazioni Finanziarie. Non credo possa essere motivo di orgoglio ...


giovedì 13 dicembre 2012

Una nota Positiva per le elezioni 2013.

Nella nebbia fitta della politica si apre uno spiraglio: Fermareildeclino. Oscar Giannino, Michele Boldrin, Alessandro Brusco e altre persone di indubbie propensioni liberali, sono state costrette a scender in campo per costituire un partito per le prossime elezioni. Cercherò in tutti i modi di sostenere questa iniziativa, unica flebile fiammella liberale in Italia.
Si devono raccogliere 120.000 firme in pochissimo tempo e dobbiamo rimboccarci le maniche ma ce la faremo!

Tobin Tax a breve la tabella esplicativa.

Come sempre accade nel nostro Paese si intraprende la strada più complicata. Mi è giunta voce che la tabella esplicativa è al solito demenziale. Ma non dovevamo incentivare gli stranieri ad investire in Italia?
Giarda e c. devono avere qualche interesse in software houses che sviluppano applicativi fiscali. All'entrata in vigore ci sarà da piangere.
Io oggi ho liquidato tutto quello che avevo in Borsa. Finchè non ci capisco qualcosa mi tengo alla larga.
Appena mi arriva qualcosa di più preciso approfondisco e pubblico.
Qualcosa ti più dettagliato su http://it.reuters.com

L'inizio dell'eutanasia della finanza in Italia si chiama: Tobin Tax o meglio TTF.

Più volte ho ho parlato follia, ma come spesso accade di questi tempi la realtà riesce a superare ogni previsione, anche la peggiore.
Si parlava di 0,05% dicendo che il livello di tassazione era eccessivo e siamo arrivati allo 0,12% per il 2013 ma allo 0,1% dal 2014. Questo per la Borsa italiana.  Sui derivati c'è la quota fissa  con qualche esenzione, ma il danno resta enorme.
L'articolo di Milano finanza traccia le line essenziali.
Non sono ancora in possesso del testo definitivo ma da quel poco che riesco a capire, la rotta perseguita ci porta dritto sugli scogli con Pietro Giarda al timone nel panni di Schettino, e nessuno vuole ammetterlo.
Rimango sconcertato e deluso. Se vogliono dare il colpo di grazia al Paese dovrebbero ammetterlo apertamente. Evidentemente hanno deciso che l'agonia originata dalla stretta fiscale era troppo lunga e si sono decisi a rincarare la dose per dare il colpo di grazia. Così almeno portemo fare un bel funerale di terza classe.

mercoledì 12 dicembre 2012

La febbre demagogica ha contagiato l'Europa e la Tobin Tax continua a mietere consensi. Chissà perchè l'erba cattiva non muore mai ...

Tobin Tax, sì del parlamento in attesa del via libera dei 27 Stati.
La plenaria del Parlamento europeo ha dato, a larghissima maggioranza (533 sì, 91 no, 32 astenuti), il consenso alla Tobin Tax per la cooperazione rafforzata 11 paesi, tra i quali l'Italia, che hanno manifestato l'intenzione di adottarla. Ora serve l'approvazione all'unanimità dell'Ecofin. Tra i 27 Paesi, Gran Bretagna, Svezia e Polonia hanno manifestato contrarietà

C'è poco da commentare, Gran bretagna, Svezia , Polonia, Svizzera, Usa , BRICS e tutto il resto del Mondo si fregheranno le mani. Nonostante il forte monito del dipartimento finanziario del Fondo Monetario Internazionale e il tentativo degli opreatori del settore di mettere in evidenza le enormi inefficienze e problematiche introdotte dalla famigerata Tobin Tax ... si va avanti a testa bassa con i paraocchi.

Evidentemente dobbiamo prima distruggere la finanza, buona o cattiva che sia, per poi forse un giorno fare autocritica. Speriamo che gli effetti si vedano rapidamente e che altrettanto rapidamente si torni indietro. Il quadro macroeconomico è già abbastanza critico per sopportare un'ulteriore zavorra alla competitività internazionale.
Ma demagogia e miopia vanno a braccetto in questo momento in Europa è ci costerà molto più caro di quanto si possa immaginare.
La Germania casualmente si è presa un pò di tempo per vedere gli effetti. Ma noi siamo più bravi ...
Peccato non aver imparato dalla Svezia a loro la Tobin Tax è costata cara, tanto che la cancellò 20 anni fa. E non sembra proprio il paese più avverso alle tasse.

martedì 11 dicembre 2012

Siamo agli sgoccioli e di Tobin Tax si parla nel modo sbagliato.

Berlusconi parla della Tobin Tax, di Grecia e fiscal compact. Non poteva aspettare almeno qualche giorno? Peggio di una iattura.
In queste ore  si attende la stesura definitiva della normativa sulla TTF. Le pressioni delle sinistre radicali e dei movimenti demagogico populisti, come zerozerocinque, non aspettano altro che il Cavaliere soffi sul fuoco. Non è il clima migliore per decidere la normativa più assurda e pericolosa inserita nella legge di stabilità.
Il tutto condito da dissertazioni su speculazioni e spread che lasciano basiti.
Se ne sentono di tutti i colori.
Ma diciamo una volta per tutte in modo chiaro. Il nostro paese è malato. Lo spread misura la temperatura della febbre. La temperatura "normale" è quella tedesca e in Italia la febbre è alta e si sente.
Monti non ha ancora terminato il mandato ma se ne sente già la mancanza ...
A qualcuno mancavano i soliloqui deliranti del Cavaliere?
Personalmente non gradisco molto i remake, se poi le versioni precedenti erano già deludenti ...
Come se non bastasse, ci si mette anche Brunetta che non riesce a pagare l'IMU e Dell'Utri pronto a combattere a fianco del suo Leader ...
Che spettacolo!

Un articolo molto chiaro.


Una Tobin tax che è un boomerang
I pochi che la pagheranno non saranno i grandi trader

di Gabriele Capolino

Link all'articolo integrale.

Molto interessante la chiusura:

"La presenza di una tassa così alta rende inefficiente il prezzo delle azioni: i pochi operatori rimasti dovranno applicare ampi spread tra denaro e lettera, e quindi anche l'investitore di lungo periodo finirà per pagare di più.
Niente gettito, nessun disincentivo: basta tutto ciò per chiedere di stralciare la Tobin dalla legge di stabilità e fare come i tedeschi, che hanno rinviato al 2016 la materia, in attesa che l'Unione europea prepari un proprio articolato valido per più paesi? La stessa Commissione europea ha protestato contro questa Tobin fai-da-te, sollecitando cooperazione su un piano di azione complessivo.
Si dirà: e il gettito previsto? L'Agenzia delle entrate lo troverà sicuramente bussando alla porta delle grandi multinazionali digitali per cui l'Italia è paese di forte domanda e di scarsissima imposizione fiscale. Un esempio? A Londra, dove sono sempre pragmatici, è bastato convocare il colosso Starbucks davanti a una commissione parlamentare di Sua maestà, che gli chiedeva come mai in 14 anni avesse pagato in totale 8,6 milioni di sterline di imposte. Starbucks si è impegnato subito a versare come minimo 10 milioni di sterline l'anno."

Se poi la cosa venisse affrontata a livello comunitario ... l'Europa incomincerebbe ad avere un maggior senso e credibilità. Il problema dell'elusione fiscale riguarda un pò tutti i Paesi e visto che le entrate sono un problema comune ...

lunedì 10 dicembre 2012

Monti spiazza il PDL e adesso vediamo se vogliono dare il colpo di grazia alla borsa.

Mario Monti non ci sta. Da persona rigorosa e corretta non si presta ad essere preso in giro dal Partito che non c'è più. Inutile menare il can per l'aia, Berlusconi non sapendo che pesci pigliare, e con la consueta mancanza di autocritica, ha fatto l'ennesima sparata.
Ma l'effetto è stato esattamente l'opposto di quello che si aspettava. Monti ha la faccia ancora pulita e di sicuro non è disposto a sporcarsela facendosi ricattare dal Cavaliere.
L'epilogo sembrerebbe drammatico: crollo della borsa, spread che si infiamma ... ma cerchiamo di vederla con più calma.

  1. Gli impegni che ci siamo assunti in ambito comunitario rimangono fermi. 
  2. Quando i sondaggi incominceranno a dare Berlusconi in netto calo di consenso (perchè oggi il 15% è un miraggio), vedremo come reagirà, Lui che dice di correre per vincere ...
  3. Il FMI non resterà a guardare e come dice dagospia la rete di protezione è pronta ad intervenire.
Per questi motivi sarei propenso a non dare a Berlusconi un peso che non ha più.

Mi preoccupa molto di più il clima in parlamento che potrebbe confezionare una Tassa sulle Transazioni Finanziarie buttata là per mancanza di tempo e fatta passare con la fiducia.
Questo si potrebbe portare un danno irreparabile ai nostri mercati finanziari. Soprattutto in un momento di grande incertezza politica.
Ma stiamo parlando di un argomento che in questo momento non è al centro delle attenzioni di nessuno. Tranne i diretti interessati.
Adesso al Senato siamo in attesa dei relatori Paolo Tancredi del Pdl e Giovanni Legnini del Pd che dovrebbero concordare la nuova stesura della TTF.
Le voci che prevedono una versione "francese" sono sempre più presenti ma rimane l'incognita della copertura. 

venerdì 7 dicembre 2012

Fantapolitica. E se Passera non fosse scivolato su una buccia?

Di sicuro Corrado Passera non è uno sprovveduto. Agorà non è una trasmissione in prima fascia e le parole lapidarie che ha utilizzato sembravano recitate ... perfette per essere inserite pari pari nei comunicati stampa.
E' noto come Agorà sia seguitissimo dal Pdl ...
Mi viene quasi da pensare che il buon Passera, che qualche rapporto con le banche lo ha avuto, abbia concorso a provocare questa rottura ad arte.

Facciamo un passo indietro.

Come ho già ampiamente detto la Tobin tax è sfuggita al controllo di chi in Europa l'aveva abbozzata per attrarre consenso. La fuga in avanti di Hollande prima e di Monti (per pensava di gestire ad arte la cosa) poi, hanno costretto la Germania a frenare bruscamente. Oltre a questo Merkel incomincia a mettere le mani avanti anche sul controllo delle banche (forse a causa della grana Deutsche Bank) proprio perchè non vuole correre rischi prima delle elezioni a settembre.
Quindi in Europa le carte incominciano ad essere scoperte. Questa tassa sulle transazioni finanziarie altro non era che il gioco delle tre carte. Ad un certo punto doveva sparire o venire di molto annacquata.
Qualcosa è andato storto e adesso si cerca di insabbiare tutto. In che modo? Comprando tempo.
Il governo Monti ormai è a fine mandato ma il parlamento si è messo di traverso seguendo le correnti demagogico populiste e non molla la TTF, anzi ci sono forti pressioni per inasprirla.
Le banche sono consapevoli che con l'introduzione di una simile imposta rischiano di andare a gambe all'aria.  E non è un eufemismo. Se si verificasse un crollo ulteriore dei corsi bancari, MPS sarebbe la prima a saltare con un effetto domino non trascurabile.
A chi chiedere aiuto?
L'Abi qualche contatto lo trova, stranamente vicino a Berlusconi c'era Verdini.
Tutto incomincia ad avere un significato diverso.
Corrado Passera attacca in modo indiretto Berlusconi che come tutti sanno segue Agorà. Ed il gioco è fatto.
Alfano corre da Napolitano e la TTF passa in secondo piano.
In sostanza siamo entrati in campagna elettorale con un pò di anticipo, la Sinistra è destinata a vincere le elezioni, ma da qui ad aprile probabilmente ci sarà il tempo per discutere la Tassa sulle Transazioni Finanziarie a livello europeo onde evitare follie individuai.
La sinistra tendenzialmente ama le patrimoniali e le imposte sulla finanza ma forse un indirizzo politico comunitario rivisto e corretto, magari con la supervisione di Mario Draghi, potrebbe salvare l'Italia e l'Europa da una tassa sbagliata.

Siamo pronti a consegnare il paese al partito della patrimoniale.

Alla fine la BB(Bersani/Boccia o Bassotti) ha vinto due volte! Le primarie prima e adesso si ritrovano il migliore degli antagonisti: SuperSilvio!!
Berlusconi dal riprendere le redini del "Suo" (perchè i conti li paga Lui) partito ha solo da guadagnarci: protezione parlamentare, visibilità, seguito ... Ma l'Italia intera è destinata a pagare un conto salato.
La mancanza di una alternativa "Presentabile" serve le prossime elezioni a Bersani e Grillo su un piatto d'oro.
E questo per chi ha passato la vita a lavorare e a mettere da parte qualcosa per il futuro sarà molto amaro.
C'è una parola che mi irrita particolarmente: equità.
Se io ho fatto la formica e sono riuscito a mettere da parte qualcosa vengo tartassato e bersagliato da ogni parte con le forme di tassazione più esoteriche. Imposte dirette e indirette, sul patrimonio e sui conti correnti, e adesso anche sulle transazioni. Se gli interessi sugli interessi sono considerati reato di anatocismo, le tasse sulle tasse cosa sono? L'esempio più assurdo è l'Iva sulle accise ...
Cosa c'è di equo in questo?
Se uno ha voglia di lavorare piuttosto che investire in un'attività, quando si mette a fare due conti e si accorge che oltre 2/3 ti vengono sottratti dallo Stato. Se ha un pò di coraggio prepara la valigia e se ne va, come succede anche in Grecia e Spagna.
Conosco un mio coetaneo (ho 50 anni) che faceva l'autotrasportatore in proprio.
In Italia faceva fatica ad arrivare a fine mese.
Si è trasferito in Australia e si è messo a fare lo stesso lavoro da dipendente. In un paio d'anni si è sistemato e il bilancio familiare non è più un problema.
Io vivo in provincia di Trieste e sono molto vicino alla Slovenia dove quest'anno ad aprile, per contrastare la crisi, hanno portato la tassazione per le aziende al 18%. In Austria siamo al 20%. In Serbia, dove guarda caso ha investito Marchionne,  il livello è al 10%.
E noi in Italia con la crisi, che secondo Berlusconi "non c'era",  abbiamo scelto la strada opposta.
Se è questo che vogliamo ... siamo sulla buona strada per incentivare l'esodo forzoso di ha voglia di lavorare e vivere in un Paese "Sano".
Ritengo che per scegliere la futura destinazione ci si può riferire al  Corruption Index.
Per essere chiari, l'Italia è a livello di: Bosnia, Romania e Bulgaria ...
Che siano questi i reali problemi del Paese?
Chissà perchè dove la corruzione è bassa o quasi inesistente la crisi risulta quasi impercettibile ...
E finiamola con gli alibi Nord/Sud, non c'è grande distinzione in termini di corruzione fra: Milano, Roma o Palermo; come recentemente stiamo verificando. Solo che al Nord si dissimula meglio.




giovedì 6 dicembre 2012

Non c'è limite al peggio.

Il cavaliere senza testa ha parlato al gregge ... e le pecore lo hanno seguito. Preferiso non commentare ma se Monti con tutti i suoi liniti ha dato un pò di credibilità ad un paese arrivato sull'orlo del baratro, Berlusconi in un momento di "demenza" (è la parola più delicata che riesco ad esprimere), può riportarci indietro di un anno, ma in una situazione più difficile e con meno soldi in tasca.
Di fronte a questo anche la TTF passa in secondo piano. I danni che possono fare questi folli sono di gran lunga superiori.
Se si gioca con fuoco si rischia di ustionarsi, ma l'aspetto più drammatico è che il fuoco può espandersi a tutto il resto. Se il Silvio nazionale si sente all'inferno privato del suo potere, è troppo egoista e presuntuoso tirarsi dietro un Paese intero.

Tobin Tax italiana: di male in peggio.

Voci di stampa parlano di aliquota allo 0,2% non si capisce bene su cosa ... Solo sulle azioni? Anche sui derivati? I "contabili" cercano solo di giustificare l'ipotetico gettito sulla carta perchè 1.000.000.000. deve uscire anche se questo porterebbe allo sgretolamento del sistema finanziario del Paese.
Mi sembra di rivedere il dramma della "Concordia" con i parlamentari seduti placidamente a tavola ad abbuffarsi e la nave che per inchinarsi alla Merkel finisce sugli scogli.
Non vorrei proprio rivivere la tragedia.

mercoledì 5 dicembre 2012

Tobin tax a rischio? I conti non tornano.

da Radiocor:

- Rischio elusione e rischio effetto 'concorrenza fiscale' da parte di altri Paesi Ue: sono due aspetti che possono mettere in forse il gettito stimato dal Governo della Tobin tax. Lo rilevano i tecnici del servizio Bilancio del Senato nella nota di lettura sul Ddl di Stabilita'. "L'assunzione del maggior gettito come un dato costante nel tempo non sembra tener conto - si legge nel documento - della possibilita' che la disposizione in parola modifichi i comportamenti degli investitori che, al fine di eludere il pagamento dell'imposta, potrebbero ricorrere a forme di interposizione avvalendosi di persone fisiche o giuridiche non residenti in Italia" 

Allo stesso modo non viene considerato il "disallineamento rispetto ad altri regimi operanti in ambito Ue". In attesa di una proposta comune, "potrebbero generarsi fenomeni di concorrenza fiscale da parte di quei paesi comunitari che non hanno ancora introdotto l'imposta in esame o hanno regimi piu' favorevoli a scapito quindi delle transazioni nei mercati finanziari nazionali, con effetto di spiazzamento specialmente nei primi anni (in cui la reazione degli investitori potrebbe essere piu' netta) e comunque finche' non vi sara' una tassazione armonizzata a livello comunitario".-

Finalmente qualcosa si muove nel verso giusto. C'è questa frenesia in Italia di fare i primi della classe, ma la proposta originaria della Tobin Tax allo 0,05% indiscriminato, come più volte ripetuto, rimane masochismo puro.

Incominciano a verificare che, in caso di applicazione, non solo i volumi si ridurrebbero al lumicino ma gli effetti collaterali sarebbero ancora peggiori e darebbero origine a saldi fiscali netti negativi.

Alla fine basta fare due conti e metterci un pò di buon senso. Proprio questo mi preoccupa .

Manuele Barbisan un'altra vittima del palazzo.

Si è proprio grazie alla bieca indolenza parassita della politica che un altra persona per bene ha deciso di farla finita.
Ma tanto loro non sono mai responsabili è sempre colpa di qualcun'altro ...
Attenti che prima o poi i forconi arriveranno a Roma. E sarà troppo tardi ...
Non si può morire di tagli e tasse a 37 anni ...

martedì 4 dicembre 2012

BB la banda Bersani Boccia si prepara a mettere le mani nelle tasche degli italiani.

L'accoppiata non promette nulla di buono. Boccia continua imperterrito sulla linea dura e Bersani promette "sorprese". Roba da far accapponare la pelle. Sono riusciti a mettere su una bella "Banda" Figuriamoci che con le loro affermazioni e promesse riescono a far resuscitare anche Berlusconi. Ci faranno venire l'incubo delle B.
L'unica alternativa valida arriva da "Fermare il declino" ma sembra che i media non siano particolarmete sensibili. Adesso è il momento del PD ... magari in compagnia di Vendola tanto per rispolverare i fantasmi marxisti.
L'unica certezza che abbiamo è il mantenimento del finanziamento pubblico ai partiti, certo e abbondante, per non farsi mancare nulla. Da dove arrivano i soldi non ha importanza ma sono e rimangono"Intoccabili", tanto il Parlamento rimane sovrano di se stesso. Una grande garanzia per la democrazia ma soprattutto per le tasche degli onorevoli..
Vorrei svegliarmi e pensare si tratti solo di un incubo.
Ma purtroppo qualche volta la reatà è peggio degli incubi e nei momenti di eccitazione affiora la vera natura delle persone: un bel pugno chiuso ...




Tobin tax alla resa dei conti.


Come spesso accade quando si stabilisce un obiettivo di incasso "a priori" da qualche parte i soldi devono saltar fuori, almeno sulla carta. 1 miliardo e rotti sono stati inseriti nella legge di stabilità e tali devono essere.
Sembra che per esentare i derivati vogliano aumentare l'aliquota ... tanto per mettere giù dei numeri.
Gli effetti che questo potrà avere sul mercato passano in secondo piano.
Se poi le previsioni vengono disattese si farà l'ennesima manovra correttiva ...
I nostri parlamentari hanno troppo lavoro per potersi concentrare su un'imposta di "poco conto" ma di grande impatto mediatico, anche se probabilmente questo porterà le società quotate ad uscire dal listino, piuttosto che quotarsi all'estero. E poi ci chiederemo perchè gli stranieri non investono in Italia ... ma nemmeno gli italiani ...
Il London Stock Exchange per voce di Xavier Rolet attende a braccia aperte.
Ma tanto lo spread è a 300 e tutti gongolano, il periodo prefestivo tende a distrarre l'attenzione ...
Ma avanti di questo passo a gennaio farà molto ma molto freddo ... soprattutto sulla nostra borsetta ... o quello che ne resterà. Dovremo adeguarci ...

sabato 1 dicembre 2012

Intanto i depositi stanno calando.

Si continua a parlare di TTF e patrimoniali e intanto i depositi continuano a calare.In luglio l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il giudizio sull’Italia di due note a Baa2. In concomitanza con quell’operazione, Moody’s ha tagliato anche il Country ceiling rating da Aaa ad A2. Questo particolare giudizio rappresenta il rischio di un investimento in una nazione sotto il versante della libera circolazione dei capitali. Vale a dire che in questo modo le agenzie di rating calcolano la possibilità che un Stato introduca misure per bloccare i capitali all’interno dei propri confini territoriali. Il downgrade del Country ceiling italiano non è passato inosservato agli operatori finanziari, che hanno iniziato più a guardare gli scenari politici rispetto a quelli economici, la cui situazione è evidente. Il motivo è semplice: più aumentano le tensioni interne, contrarie al processo di integrazione europea, più questo indicatore va sotto pressione. Mentre la politica discutedi legge elettorale, primarie e via dicendo, i grandi investitori lasciano il paese.
Abbiamo l'illusione di un miglioramento in quanto lo Sperad continua a scendere, però i fondamentali macroeconomici continuano a peggiorare. C'è qualcosa di anomalo in questo ma è difficile trovare una chiave di lettura razionale. La Bce e l'azione di Monti per ridare credibilità al paese hanno avuto un peso determinante ma siamo ancora in una situazione di equilibrio precario, se dalle elezioni non emerge un governo di continutà in poche settimane ci troveremo nella stessa situazioned i un anno fa, ma con meno soldi e più disoccupati.

Un approfondimento sulle argomentazioni politiche a sostegno delle tasse sulle transazioni finanziarie.


Andiamo per gradi cercando di identificare l'indirizzo politico che domina le scelte di politica fiscale all'interno dell'Unione Europea.

Un'interpretazione generosa è legata al fatto che la politica non si fida delle stime ed analisi degli economisti, e considera una TTF più fattibile di quanto si pensi comunemente. La creazione dell'euro sotto molti aspetti può dar ragione alla politica. È pur vero che i governi dell'America Latina, e in particolare le autorità brasiliane e argentine, hanno avuto successo nel generare maggior gettito dall'introduzione di tasse sui prelievi bancari o sulle transazioni all'estero (una versione alternativa alle TTF) di quanto la maggior parte degli economisti avesse ritenuto possibile. Difficile esprimere una valutazione corretta degli effetti sulla crescita di lungo periodo registrata in America Latina. Dire se questo approccio abbia portato dei vantaggi è difficile, in quanto se si considerassero opportunamente i mancati introiti per il fisco legati ad una contrazione del PIL si otterrebbe un risultato fiscale per lo meno dubbio. L'attuale situazione Argentina è l'esempio più evidente.

L'interpretazione che privilegia la componente demagogico populista è che gli europei siano giunti alla conclusione che i vantaggi legati al consenso politico di una TTF siano maggiori dei suoi difetti economici. Dopo tutto, è palese che una TTF goda di un naturale consenso popolare tale da non poter essere fermato nemmeno dalle potenti lobby finanziarie. Si potrebbe condividere questa idea, non fosse per il fatto che tale tassa determinerebbe effetti così negativi nel lungo periodo da risultare penalizzanti anche in chiave di consenso.

Vi sono anche interpretazioni più ciniche. Forse opinion leader e detentori del potere hanno notato che virtualmente il livello di tassazione in Europa è a livelli molto alti. Quindi, piuttosto che finanziare le istituzioni europee attraverso maggiori contribuzioni come attualmente in essere, si ricerca il consenso attraverso nuove fonti di reddito per il fisco. C'è anche la possibilità che la TTF realisticamente non vedrebbe mai la luce a causa delle forti divergenze in seno all'Europa, e semplicemente i proponenti vogliono speculare sul consenso generato da una proposta fortemente popolare, anche se consapevoli dei reali effetti negativi.

Le ragioni per avercela con i finanzieri sono indiscutibili, e c'è bisogno di un vero cambiamento nel modo in cui operano. Ma la TTF, nonostante il suo nobile lignaggio intellettuale, non è la soluzione ai problemi ma solo un modo gradito all'opinione pubblica di perseverare negli errori di indirizzo politico unito ad un'ulteriore perdita di competitività e crescita da parte di chi sceglierà di applicarla.