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sabato 1 dicembre 2012

Intanto i depositi stanno calando.

Si continua a parlare di TTF e patrimoniali e intanto i depositi continuano a calare.In luglio l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il giudizio sull’Italia di due note a Baa2. In concomitanza con quell’operazione, Moody’s ha tagliato anche il Country ceiling rating da Aaa ad A2. Questo particolare giudizio rappresenta il rischio di un investimento in una nazione sotto il versante della libera circolazione dei capitali. Vale a dire che in questo modo le agenzie di rating calcolano la possibilità che un Stato introduca misure per bloccare i capitali all’interno dei propri confini territoriali. Il downgrade del Country ceiling italiano non è passato inosservato agli operatori finanziari, che hanno iniziato più a guardare gli scenari politici rispetto a quelli economici, la cui situazione è evidente. Il motivo è semplice: più aumentano le tensioni interne, contrarie al processo di integrazione europea, più questo indicatore va sotto pressione. Mentre la politica discutedi legge elettorale, primarie e via dicendo, i grandi investitori lasciano il paese.
Abbiamo l'illusione di un miglioramento in quanto lo Sperad continua a scendere, però i fondamentali macroeconomici continuano a peggiorare. C'è qualcosa di anomalo in questo ma è difficile trovare una chiave di lettura razionale. La Bce e l'azione di Monti per ridare credibilità al paese hanno avuto un peso determinante ma siamo ancora in una situazione di equilibrio precario, se dalle elezioni non emerge un governo di continutà in poche settimane ci troveremo nella stessa situazioned i un anno fa, ma con meno soldi e più disoccupati.

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