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lunedì 10 dicembre 2012

Monti spiazza il PDL e adesso vediamo se vogliono dare il colpo di grazia alla borsa.

Mario Monti non ci sta. Da persona rigorosa e corretta non si presta ad essere preso in giro dal Partito che non c'è più. Inutile menare il can per l'aia, Berlusconi non sapendo che pesci pigliare, e con la consueta mancanza di autocritica, ha fatto l'ennesima sparata.
Ma l'effetto è stato esattamente l'opposto di quello che si aspettava. Monti ha la faccia ancora pulita e di sicuro non è disposto a sporcarsela facendosi ricattare dal Cavaliere.
L'epilogo sembrerebbe drammatico: crollo della borsa, spread che si infiamma ... ma cerchiamo di vederla con più calma.

  1. Gli impegni che ci siamo assunti in ambito comunitario rimangono fermi. 
  2. Quando i sondaggi incominceranno a dare Berlusconi in netto calo di consenso (perchè oggi il 15% è un miraggio), vedremo come reagirà, Lui che dice di correre per vincere ...
  3. Il FMI non resterà a guardare e come dice dagospia la rete di protezione è pronta ad intervenire.
Per questi motivi sarei propenso a non dare a Berlusconi un peso che non ha più.

Mi preoccupa molto di più il clima in parlamento che potrebbe confezionare una Tassa sulle Transazioni Finanziarie buttata là per mancanza di tempo e fatta passare con la fiducia.
Questo si potrebbe portare un danno irreparabile ai nostri mercati finanziari. Soprattutto in un momento di grande incertezza politica.
Ma stiamo parlando di un argomento che in questo momento non è al centro delle attenzioni di nessuno. Tranne i diretti interessati.
Adesso al Senato siamo in attesa dei relatori Paolo Tancredi del Pdl e Giovanni Legnini del Pd che dovrebbero concordare la nuova stesura della TTF.
Le voci che prevedono una versione "francese" sono sempre più presenti ma rimane l'incognita della copertura. 

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