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martedì 11 dicembre 2012

Un articolo molto chiaro.


Una Tobin tax che è un boomerang
I pochi che la pagheranno non saranno i grandi trader

di Gabriele Capolino

Link all'articolo integrale.

Molto interessante la chiusura:

"La presenza di una tassa così alta rende inefficiente il prezzo delle azioni: i pochi operatori rimasti dovranno applicare ampi spread tra denaro e lettera, e quindi anche l'investitore di lungo periodo finirà per pagare di più.
Niente gettito, nessun disincentivo: basta tutto ciò per chiedere di stralciare la Tobin dalla legge di stabilità e fare come i tedeschi, che hanno rinviato al 2016 la materia, in attesa che l'Unione europea prepari un proprio articolato valido per più paesi? La stessa Commissione europea ha protestato contro questa Tobin fai-da-te, sollecitando cooperazione su un piano di azione complessivo.
Si dirà: e il gettito previsto? L'Agenzia delle entrate lo troverà sicuramente bussando alla porta delle grandi multinazionali digitali per cui l'Italia è paese di forte domanda e di scarsissima imposizione fiscale. Un esempio? A Londra, dove sono sempre pragmatici, è bastato convocare il colosso Starbucks davanti a una commissione parlamentare di Sua maestà, che gli chiedeva come mai in 14 anni avesse pagato in totale 8,6 milioni di sterline di imposte. Starbucks si è impegnato subito a versare come minimo 10 milioni di sterline l'anno."

Se poi la cosa venisse affrontata a livello comunitario ... l'Europa incomincerebbe ad avere un maggior senso e credibilità. Il problema dell'elusione fiscale riguarda un pò tutti i Paesi e visto che le entrate sono un problema comune ...

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