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domenica 16 dicembre 2012

L'ipocrisia etica sulla Tobin Tax.

La finanza etica, grande sostenitrice dell'imposta sulle transazioni finanziarie si è fatta esentare.
Ma come? Se un privato sostine se stesso e la sua famiglia facendo trading deve pagare la TTF mentre se lo fa la finanza etica no ...
Ma se la finanza etica ritiene il trading negativo e da estirpare, perchè si fa esentare dall'imposta?
Evidentemente la finaza etica a dispetto del nome detiene un potere di influenza al palazzo di gran lunga superiore al piccolo trader privato che sostiene solo la sua famiglia.
Ne abbiamo scoperta un'altra.
Sostenere se stessi e la propria famiglia "Speculando" in borsa non è etico. A meno che non ci si mascheri dietro la "finanza etica".

sabato 15 dicembre 2012

Tobin tax italiana, roba da trapezisti. Il grande vincitore: la finanza etica.

Stamattina su Milano Finanza c'è un bell'articolo di Giuseppe Di Vittorio che ha seguito tutto l'iter molto da vicino in quanto moderatore dell'evento tenutosi a Rimini organizzato da IMFAdvisor.
Se le cose rimangono così, devo fare ammenda in quanto l'operatività intraday sui titoli italiani rimane esclusa.  Quindi il tarading rimane tale e quale ad oggi. Bisognerà essere un pò più bravi e attenti perchè andare overnight sarà penalizzante. Sono curioso di vederne gli effetti. La tassazione ordinaria sarà dello 0,1% (0,12% il primo anno per recuperare i primi mesi ... in quanto deve fruttare 1 milardo e 100 milioni). L'imposta sarà pagata solo dal compratore e sarà applicata da 1 marzo.
Per i derivati sulle azioni il discorso cambia. Si applica dal 1 luglio verrà pagata sia dal venditore che da compratore ma soprattutto sarà applicata anche all'intraday. A questa categoria appartengono: opzioni su titoli italiani, covered warrant, certificati, stock futures.
Al momento le fasce di applicazione sono le seguenti:

  • Fino a 2.500 euro:         0,025
  • da 2.500 a 5.000 :         0,05
  • da 5.000 a 10.000:        0,1
  • da 10.000 a 50.000:      0,5
  • da 50.000 a 100.000:    1,00
  • da 100.000 a 500.000:  5,00
Quello che mi fa specie è il fatto che la finanza etica grande sostenitrice della tassa viene esentata!!! Vergogna!!!

Per i derivati sugli indici e le relative opzioni la tassazione sarà circa 1/5 rispetto ai derivati sulle azioni.

E qui viene il bello.
Il mercato che in Francia è riuscito a dribblare la tobin tax in italia viene tassato pesantemente. 

Infatti i derivati non regolamentati, i più popolari sono i CFD, saranno tassati 5 volte di più. sempre rispettando le differenza fra azioni e indici. 

E arriviamo ai soggetti esentati:

  1. Finanza Etica (mi farebbe piacere capire cosa si cela dietro questo onorevole epiteto)
  2. Market Maker 
  3. Società impegnate in variazioni della catena di controllo
  4. fondi pensione
  5. enti previdenziali
  6. autorità di politica monetaria. 
 Per quanto riguarda le assett class sono esentate:

  1. I tassi di interesse
  2. Le obbligazioni
  3. I titoli di stato
  4. Le valute
  5. Le materie prime
Gli strumenti finanziari non soggetti ad imposta sono:
  1. Etf
  2. Etc
  3. Sicav
  4. Polizze assicurative
Un trattamento di riguardo è stato riservato ai sistemi HTF (Higth Frequency Trading), le famigerate macchinette. Saranno soggetti ad un'imposta dello 0,02% se gli ordini immessi e cancellati saranno superiori al 60% degli ordini totali.

Ad essere franco ed egoista per me va bene così, in quanto la mia operatività prevalente è legata a Forex Dax e Indici americani Etf ed Obbligazioni . Ciò non toglie che siamo il primo paese ad introdurre una Tassa sulle Transazioni Finanziarie. Non credo possa essere motivo di orgoglio ...


giovedì 13 dicembre 2012

Una nota Positiva per le elezioni 2013.

Nella nebbia fitta della politica si apre uno spiraglio: Fermareildeclino. Oscar Giannino, Michele Boldrin, Alessandro Brusco e altre persone di indubbie propensioni liberali, sono state costrette a scender in campo per costituire un partito per le prossime elezioni. Cercherò in tutti i modi di sostenere questa iniziativa, unica flebile fiammella liberale in Italia.
Si devono raccogliere 120.000 firme in pochissimo tempo e dobbiamo rimboccarci le maniche ma ce la faremo!

Tobin Tax a breve la tabella esplicativa.

Come sempre accade nel nostro Paese si intraprende la strada più complicata. Mi è giunta voce che la tabella esplicativa è al solito demenziale. Ma non dovevamo incentivare gli stranieri ad investire in Italia?
Giarda e c. devono avere qualche interesse in software houses che sviluppano applicativi fiscali. All'entrata in vigore ci sarà da piangere.
Io oggi ho liquidato tutto quello che avevo in Borsa. Finchè non ci capisco qualcosa mi tengo alla larga.
Appena mi arriva qualcosa di più preciso approfondisco e pubblico.
Qualcosa ti più dettagliato su http://it.reuters.com

L'inizio dell'eutanasia della finanza in Italia si chiama: Tobin Tax o meglio TTF.

Più volte ho ho parlato follia, ma come spesso accade di questi tempi la realtà riesce a superare ogni previsione, anche la peggiore.
Si parlava di 0,05% dicendo che il livello di tassazione era eccessivo e siamo arrivati allo 0,12% per il 2013 ma allo 0,1% dal 2014. Questo per la Borsa italiana.  Sui derivati c'è la quota fissa  con qualche esenzione, ma il danno resta enorme.
L'articolo di Milano finanza traccia le line essenziali.
Non sono ancora in possesso del testo definitivo ma da quel poco che riesco a capire, la rotta perseguita ci porta dritto sugli scogli con Pietro Giarda al timone nel panni di Schettino, e nessuno vuole ammetterlo.
Rimango sconcertato e deluso. Se vogliono dare il colpo di grazia al Paese dovrebbero ammetterlo apertamente. Evidentemente hanno deciso che l'agonia originata dalla stretta fiscale era troppo lunga e si sono decisi a rincarare la dose per dare il colpo di grazia. Così almeno portemo fare un bel funerale di terza classe.

mercoledì 12 dicembre 2012

La febbre demagogica ha contagiato l'Europa e la Tobin Tax continua a mietere consensi. Chissà perchè l'erba cattiva non muore mai ...

Tobin Tax, sì del parlamento in attesa del via libera dei 27 Stati.
La plenaria del Parlamento europeo ha dato, a larghissima maggioranza (533 sì, 91 no, 32 astenuti), il consenso alla Tobin Tax per la cooperazione rafforzata 11 paesi, tra i quali l'Italia, che hanno manifestato l'intenzione di adottarla. Ora serve l'approvazione all'unanimità dell'Ecofin. Tra i 27 Paesi, Gran Bretagna, Svezia e Polonia hanno manifestato contrarietà

C'è poco da commentare, Gran bretagna, Svezia , Polonia, Svizzera, Usa , BRICS e tutto il resto del Mondo si fregheranno le mani. Nonostante il forte monito del dipartimento finanziario del Fondo Monetario Internazionale e il tentativo degli opreatori del settore di mettere in evidenza le enormi inefficienze e problematiche introdotte dalla famigerata Tobin Tax ... si va avanti a testa bassa con i paraocchi.

Evidentemente dobbiamo prima distruggere la finanza, buona o cattiva che sia, per poi forse un giorno fare autocritica. Speriamo che gli effetti si vedano rapidamente e che altrettanto rapidamente si torni indietro. Il quadro macroeconomico è già abbastanza critico per sopportare un'ulteriore zavorra alla competitività internazionale.
Ma demagogia e miopia vanno a braccetto in questo momento in Europa è ci costerà molto più caro di quanto si possa immaginare.
La Germania casualmente si è presa un pò di tempo per vedere gli effetti. Ma noi siamo più bravi ...
Peccato non aver imparato dalla Svezia a loro la Tobin Tax è costata cara, tanto che la cancellò 20 anni fa. E non sembra proprio il paese più avverso alle tasse.

martedì 11 dicembre 2012

Siamo agli sgoccioli e di Tobin Tax si parla nel modo sbagliato.

Berlusconi parla della Tobin Tax, di Grecia e fiscal compact. Non poteva aspettare almeno qualche giorno? Peggio di una iattura.
In queste ore  si attende la stesura definitiva della normativa sulla TTF. Le pressioni delle sinistre radicali e dei movimenti demagogico populisti, come zerozerocinque, non aspettano altro che il Cavaliere soffi sul fuoco. Non è il clima migliore per decidere la normativa più assurda e pericolosa inserita nella legge di stabilità.
Il tutto condito da dissertazioni su speculazioni e spread che lasciano basiti.
Se ne sentono di tutti i colori.
Ma diciamo una volta per tutte in modo chiaro. Il nostro paese è malato. Lo spread misura la temperatura della febbre. La temperatura "normale" è quella tedesca e in Italia la febbre è alta e si sente.
Monti non ha ancora terminato il mandato ma se ne sente già la mancanza ...
A qualcuno mancavano i soliloqui deliranti del Cavaliere?
Personalmente non gradisco molto i remake, se poi le versioni precedenti erano già deludenti ...
Come se non bastasse, ci si mette anche Brunetta che non riesce a pagare l'IMU e Dell'Utri pronto a combattere a fianco del suo Leader ...
Che spettacolo!

Un articolo molto chiaro.


Una Tobin tax che è un boomerang
I pochi che la pagheranno non saranno i grandi trader

di Gabriele Capolino

Link all'articolo integrale.

Molto interessante la chiusura:

"La presenza di una tassa così alta rende inefficiente il prezzo delle azioni: i pochi operatori rimasti dovranno applicare ampi spread tra denaro e lettera, e quindi anche l'investitore di lungo periodo finirà per pagare di più.
Niente gettito, nessun disincentivo: basta tutto ciò per chiedere di stralciare la Tobin dalla legge di stabilità e fare come i tedeschi, che hanno rinviato al 2016 la materia, in attesa che l'Unione europea prepari un proprio articolato valido per più paesi? La stessa Commissione europea ha protestato contro questa Tobin fai-da-te, sollecitando cooperazione su un piano di azione complessivo.
Si dirà: e il gettito previsto? L'Agenzia delle entrate lo troverà sicuramente bussando alla porta delle grandi multinazionali digitali per cui l'Italia è paese di forte domanda e di scarsissima imposizione fiscale. Un esempio? A Londra, dove sono sempre pragmatici, è bastato convocare il colosso Starbucks davanti a una commissione parlamentare di Sua maestà, che gli chiedeva come mai in 14 anni avesse pagato in totale 8,6 milioni di sterline di imposte. Starbucks si è impegnato subito a versare come minimo 10 milioni di sterline l'anno."

Se poi la cosa venisse affrontata a livello comunitario ... l'Europa incomincerebbe ad avere un maggior senso e credibilità. Il problema dell'elusione fiscale riguarda un pò tutti i Paesi e visto che le entrate sono un problema comune ...

lunedì 10 dicembre 2012

Monti spiazza il PDL e adesso vediamo se vogliono dare il colpo di grazia alla borsa.

Mario Monti non ci sta. Da persona rigorosa e corretta non si presta ad essere preso in giro dal Partito che non c'è più. Inutile menare il can per l'aia, Berlusconi non sapendo che pesci pigliare, e con la consueta mancanza di autocritica, ha fatto l'ennesima sparata.
Ma l'effetto è stato esattamente l'opposto di quello che si aspettava. Monti ha la faccia ancora pulita e di sicuro non è disposto a sporcarsela facendosi ricattare dal Cavaliere.
L'epilogo sembrerebbe drammatico: crollo della borsa, spread che si infiamma ... ma cerchiamo di vederla con più calma.

  1. Gli impegni che ci siamo assunti in ambito comunitario rimangono fermi. 
  2. Quando i sondaggi incominceranno a dare Berlusconi in netto calo di consenso (perchè oggi il 15% è un miraggio), vedremo come reagirà, Lui che dice di correre per vincere ...
  3. Il FMI non resterà a guardare e come dice dagospia la rete di protezione è pronta ad intervenire.
Per questi motivi sarei propenso a non dare a Berlusconi un peso che non ha più.

Mi preoccupa molto di più il clima in parlamento che potrebbe confezionare una Tassa sulle Transazioni Finanziarie buttata là per mancanza di tempo e fatta passare con la fiducia.
Questo si potrebbe portare un danno irreparabile ai nostri mercati finanziari. Soprattutto in un momento di grande incertezza politica.
Ma stiamo parlando di un argomento che in questo momento non è al centro delle attenzioni di nessuno. Tranne i diretti interessati.
Adesso al Senato siamo in attesa dei relatori Paolo Tancredi del Pdl e Giovanni Legnini del Pd che dovrebbero concordare la nuova stesura della TTF.
Le voci che prevedono una versione "francese" sono sempre più presenti ma rimane l'incognita della copertura. 

venerdì 7 dicembre 2012

Fantapolitica. E se Passera non fosse scivolato su una buccia?

Di sicuro Corrado Passera non è uno sprovveduto. Agorà non è una trasmissione in prima fascia e le parole lapidarie che ha utilizzato sembravano recitate ... perfette per essere inserite pari pari nei comunicati stampa.
E' noto come Agorà sia seguitissimo dal Pdl ...
Mi viene quasi da pensare che il buon Passera, che qualche rapporto con le banche lo ha avuto, abbia concorso a provocare questa rottura ad arte.

Facciamo un passo indietro.

Come ho già ampiamente detto la Tobin tax è sfuggita al controllo di chi in Europa l'aveva abbozzata per attrarre consenso. La fuga in avanti di Hollande prima e di Monti (per pensava di gestire ad arte la cosa) poi, hanno costretto la Germania a frenare bruscamente. Oltre a questo Merkel incomincia a mettere le mani avanti anche sul controllo delle banche (forse a causa della grana Deutsche Bank) proprio perchè non vuole correre rischi prima delle elezioni a settembre.
Quindi in Europa le carte incominciano ad essere scoperte. Questa tassa sulle transazioni finanziarie altro non era che il gioco delle tre carte. Ad un certo punto doveva sparire o venire di molto annacquata.
Qualcosa è andato storto e adesso si cerca di insabbiare tutto. In che modo? Comprando tempo.
Il governo Monti ormai è a fine mandato ma il parlamento si è messo di traverso seguendo le correnti demagogico populiste e non molla la TTF, anzi ci sono forti pressioni per inasprirla.
Le banche sono consapevoli che con l'introduzione di una simile imposta rischiano di andare a gambe all'aria.  E non è un eufemismo. Se si verificasse un crollo ulteriore dei corsi bancari, MPS sarebbe la prima a saltare con un effetto domino non trascurabile.
A chi chiedere aiuto?
L'Abi qualche contatto lo trova, stranamente vicino a Berlusconi c'era Verdini.
Tutto incomincia ad avere un significato diverso.
Corrado Passera attacca in modo indiretto Berlusconi che come tutti sanno segue Agorà. Ed il gioco è fatto.
Alfano corre da Napolitano e la TTF passa in secondo piano.
In sostanza siamo entrati in campagna elettorale con un pò di anticipo, la Sinistra è destinata a vincere le elezioni, ma da qui ad aprile probabilmente ci sarà il tempo per discutere la Tassa sulle Transazioni Finanziarie a livello europeo onde evitare follie individuai.
La sinistra tendenzialmente ama le patrimoniali e le imposte sulla finanza ma forse un indirizzo politico comunitario rivisto e corretto, magari con la supervisione di Mario Draghi, potrebbe salvare l'Italia e l'Europa da una tassa sbagliata.

Siamo pronti a consegnare il paese al partito della patrimoniale.

Alla fine la BB(Bersani/Boccia o Bassotti) ha vinto due volte! Le primarie prima e adesso si ritrovano il migliore degli antagonisti: SuperSilvio!!
Berlusconi dal riprendere le redini del "Suo" (perchè i conti li paga Lui) partito ha solo da guadagnarci: protezione parlamentare, visibilità, seguito ... Ma l'Italia intera è destinata a pagare un conto salato.
La mancanza di una alternativa "Presentabile" serve le prossime elezioni a Bersani e Grillo su un piatto d'oro.
E questo per chi ha passato la vita a lavorare e a mettere da parte qualcosa per il futuro sarà molto amaro.
C'è una parola che mi irrita particolarmente: equità.
Se io ho fatto la formica e sono riuscito a mettere da parte qualcosa vengo tartassato e bersagliato da ogni parte con le forme di tassazione più esoteriche. Imposte dirette e indirette, sul patrimonio e sui conti correnti, e adesso anche sulle transazioni. Se gli interessi sugli interessi sono considerati reato di anatocismo, le tasse sulle tasse cosa sono? L'esempio più assurdo è l'Iva sulle accise ...
Cosa c'è di equo in questo?
Se uno ha voglia di lavorare piuttosto che investire in un'attività, quando si mette a fare due conti e si accorge che oltre 2/3 ti vengono sottratti dallo Stato. Se ha un pò di coraggio prepara la valigia e se ne va, come succede anche in Grecia e Spagna.
Conosco un mio coetaneo (ho 50 anni) che faceva l'autotrasportatore in proprio.
In Italia faceva fatica ad arrivare a fine mese.
Si è trasferito in Australia e si è messo a fare lo stesso lavoro da dipendente. In un paio d'anni si è sistemato e il bilancio familiare non è più un problema.
Io vivo in provincia di Trieste e sono molto vicino alla Slovenia dove quest'anno ad aprile, per contrastare la crisi, hanno portato la tassazione per le aziende al 18%. In Austria siamo al 20%. In Serbia, dove guarda caso ha investito Marchionne,  il livello è al 10%.
E noi in Italia con la crisi, che secondo Berlusconi "non c'era",  abbiamo scelto la strada opposta.
Se è questo che vogliamo ... siamo sulla buona strada per incentivare l'esodo forzoso di ha voglia di lavorare e vivere in un Paese "Sano".
Ritengo che per scegliere la futura destinazione ci si può riferire al  Corruption Index.
Per essere chiari, l'Italia è a livello di: Bosnia, Romania e Bulgaria ...
Che siano questi i reali problemi del Paese?
Chissà perchè dove la corruzione è bassa o quasi inesistente la crisi risulta quasi impercettibile ...
E finiamola con gli alibi Nord/Sud, non c'è grande distinzione in termini di corruzione fra: Milano, Roma o Palermo; come recentemente stiamo verificando. Solo che al Nord si dissimula meglio.




giovedì 6 dicembre 2012

Non c'è limite al peggio.

Il cavaliere senza testa ha parlato al gregge ... e le pecore lo hanno seguito. Preferiso non commentare ma se Monti con tutti i suoi liniti ha dato un pò di credibilità ad un paese arrivato sull'orlo del baratro, Berlusconi in un momento di "demenza" (è la parola più delicata che riesco ad esprimere), può riportarci indietro di un anno, ma in una situazione più difficile e con meno soldi in tasca.
Di fronte a questo anche la TTF passa in secondo piano. I danni che possono fare questi folli sono di gran lunga superiori.
Se si gioca con fuoco si rischia di ustionarsi, ma l'aspetto più drammatico è che il fuoco può espandersi a tutto il resto. Se il Silvio nazionale si sente all'inferno privato del suo potere, è troppo egoista e presuntuoso tirarsi dietro un Paese intero.

Tobin Tax italiana: di male in peggio.

Voci di stampa parlano di aliquota allo 0,2% non si capisce bene su cosa ... Solo sulle azioni? Anche sui derivati? I "contabili" cercano solo di giustificare l'ipotetico gettito sulla carta perchè 1.000.000.000. deve uscire anche se questo porterebbe allo sgretolamento del sistema finanziario del Paese.
Mi sembra di rivedere il dramma della "Concordia" con i parlamentari seduti placidamente a tavola ad abbuffarsi e la nave che per inchinarsi alla Merkel finisce sugli scogli.
Non vorrei proprio rivivere la tragedia.

mercoledì 5 dicembre 2012

Tobin tax a rischio? I conti non tornano.

da Radiocor:

- Rischio elusione e rischio effetto 'concorrenza fiscale' da parte di altri Paesi Ue: sono due aspetti che possono mettere in forse il gettito stimato dal Governo della Tobin tax. Lo rilevano i tecnici del servizio Bilancio del Senato nella nota di lettura sul Ddl di Stabilita'. "L'assunzione del maggior gettito come un dato costante nel tempo non sembra tener conto - si legge nel documento - della possibilita' che la disposizione in parola modifichi i comportamenti degli investitori che, al fine di eludere il pagamento dell'imposta, potrebbero ricorrere a forme di interposizione avvalendosi di persone fisiche o giuridiche non residenti in Italia" 

Allo stesso modo non viene considerato il "disallineamento rispetto ad altri regimi operanti in ambito Ue". In attesa di una proposta comune, "potrebbero generarsi fenomeni di concorrenza fiscale da parte di quei paesi comunitari che non hanno ancora introdotto l'imposta in esame o hanno regimi piu' favorevoli a scapito quindi delle transazioni nei mercati finanziari nazionali, con effetto di spiazzamento specialmente nei primi anni (in cui la reazione degli investitori potrebbe essere piu' netta) e comunque finche' non vi sara' una tassazione armonizzata a livello comunitario".-

Finalmente qualcosa si muove nel verso giusto. C'è questa frenesia in Italia di fare i primi della classe, ma la proposta originaria della Tobin Tax allo 0,05% indiscriminato, come più volte ripetuto, rimane masochismo puro.

Incominciano a verificare che, in caso di applicazione, non solo i volumi si ridurrebbero al lumicino ma gli effetti collaterali sarebbero ancora peggiori e darebbero origine a saldi fiscali netti negativi.

Alla fine basta fare due conti e metterci un pò di buon senso. Proprio questo mi preoccupa .

Manuele Barbisan un'altra vittima del palazzo.

Si è proprio grazie alla bieca indolenza parassita della politica che un altra persona per bene ha deciso di farla finita.
Ma tanto loro non sono mai responsabili è sempre colpa di qualcun'altro ...
Attenti che prima o poi i forconi arriveranno a Roma. E sarà troppo tardi ...
Non si può morire di tagli e tasse a 37 anni ...

martedì 4 dicembre 2012

BB la banda Bersani Boccia si prepara a mettere le mani nelle tasche degli italiani.

L'accoppiata non promette nulla di buono. Boccia continua imperterrito sulla linea dura e Bersani promette "sorprese". Roba da far accapponare la pelle. Sono riusciti a mettere su una bella "Banda" Figuriamoci che con le loro affermazioni e promesse riescono a far resuscitare anche Berlusconi. Ci faranno venire l'incubo delle B.
L'unica alternativa valida arriva da "Fermare il declino" ma sembra che i media non siano particolarmete sensibili. Adesso è il momento del PD ... magari in compagnia di Vendola tanto per rispolverare i fantasmi marxisti.
L'unica certezza che abbiamo è il mantenimento del finanziamento pubblico ai partiti, certo e abbondante, per non farsi mancare nulla. Da dove arrivano i soldi non ha importanza ma sono e rimangono"Intoccabili", tanto il Parlamento rimane sovrano di se stesso. Una grande garanzia per la democrazia ma soprattutto per le tasche degli onorevoli..
Vorrei svegliarmi e pensare si tratti solo di un incubo.
Ma purtroppo qualche volta la reatà è peggio degli incubi e nei momenti di eccitazione affiora la vera natura delle persone: un bel pugno chiuso ...




Tobin tax alla resa dei conti.


Come spesso accade quando si stabilisce un obiettivo di incasso "a priori" da qualche parte i soldi devono saltar fuori, almeno sulla carta. 1 miliardo e rotti sono stati inseriti nella legge di stabilità e tali devono essere.
Sembra che per esentare i derivati vogliano aumentare l'aliquota ... tanto per mettere giù dei numeri.
Gli effetti che questo potrà avere sul mercato passano in secondo piano.
Se poi le previsioni vengono disattese si farà l'ennesima manovra correttiva ...
I nostri parlamentari hanno troppo lavoro per potersi concentrare su un'imposta di "poco conto" ma di grande impatto mediatico, anche se probabilmente questo porterà le società quotate ad uscire dal listino, piuttosto che quotarsi all'estero. E poi ci chiederemo perchè gli stranieri non investono in Italia ... ma nemmeno gli italiani ...
Il London Stock Exchange per voce di Xavier Rolet attende a braccia aperte.
Ma tanto lo spread è a 300 e tutti gongolano, il periodo prefestivo tende a distrarre l'attenzione ...
Ma avanti di questo passo a gennaio farà molto ma molto freddo ... soprattutto sulla nostra borsetta ... o quello che ne resterà. Dovremo adeguarci ...

sabato 1 dicembre 2012

Intanto i depositi stanno calando.

Si continua a parlare di TTF e patrimoniali e intanto i depositi continuano a calare.In luglio l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il giudizio sull’Italia di due note a Baa2. In concomitanza con quell’operazione, Moody’s ha tagliato anche il Country ceiling rating da Aaa ad A2. Questo particolare giudizio rappresenta il rischio di un investimento in una nazione sotto il versante della libera circolazione dei capitali. Vale a dire che in questo modo le agenzie di rating calcolano la possibilità che un Stato introduca misure per bloccare i capitali all’interno dei propri confini territoriali. Il downgrade del Country ceiling italiano non è passato inosservato agli operatori finanziari, che hanno iniziato più a guardare gli scenari politici rispetto a quelli economici, la cui situazione è evidente. Il motivo è semplice: più aumentano le tensioni interne, contrarie al processo di integrazione europea, più questo indicatore va sotto pressione. Mentre la politica discutedi legge elettorale, primarie e via dicendo, i grandi investitori lasciano il paese.
Abbiamo l'illusione di un miglioramento in quanto lo Sperad continua a scendere, però i fondamentali macroeconomici continuano a peggiorare. C'è qualcosa di anomalo in questo ma è difficile trovare una chiave di lettura razionale. La Bce e l'azione di Monti per ridare credibilità al paese hanno avuto un peso determinante ma siamo ancora in una situazione di equilibrio precario, se dalle elezioni non emerge un governo di continutà in poche settimane ci troveremo nella stessa situazioned i un anno fa, ma con meno soldi e più disoccupati.

Un approfondimento sulle argomentazioni politiche a sostegno delle tasse sulle transazioni finanziarie.


Andiamo per gradi cercando di identificare l'indirizzo politico che domina le scelte di politica fiscale all'interno dell'Unione Europea.

Un'interpretazione generosa è legata al fatto che la politica non si fida delle stime ed analisi degli economisti, e considera una TTF più fattibile di quanto si pensi comunemente. La creazione dell'euro sotto molti aspetti può dar ragione alla politica. È pur vero che i governi dell'America Latina, e in particolare le autorità brasiliane e argentine, hanno avuto successo nel generare maggior gettito dall'introduzione di tasse sui prelievi bancari o sulle transazioni all'estero (una versione alternativa alle TTF) di quanto la maggior parte degli economisti avesse ritenuto possibile. Difficile esprimere una valutazione corretta degli effetti sulla crescita di lungo periodo registrata in America Latina. Dire se questo approccio abbia portato dei vantaggi è difficile, in quanto se si considerassero opportunamente i mancati introiti per il fisco legati ad una contrazione del PIL si otterrebbe un risultato fiscale per lo meno dubbio. L'attuale situazione Argentina è l'esempio più evidente.

L'interpretazione che privilegia la componente demagogico populista è che gli europei siano giunti alla conclusione che i vantaggi legati al consenso politico di una TTF siano maggiori dei suoi difetti economici. Dopo tutto, è palese che una TTF goda di un naturale consenso popolare tale da non poter essere fermato nemmeno dalle potenti lobby finanziarie. Si potrebbe condividere questa idea, non fosse per il fatto che tale tassa determinerebbe effetti così negativi nel lungo periodo da risultare penalizzanti anche in chiave di consenso.

Vi sono anche interpretazioni più ciniche. Forse opinion leader e detentori del potere hanno notato che virtualmente il livello di tassazione in Europa è a livelli molto alti. Quindi, piuttosto che finanziare le istituzioni europee attraverso maggiori contribuzioni come attualmente in essere, si ricerca il consenso attraverso nuove fonti di reddito per il fisco. C'è anche la possibilità che la TTF realisticamente non vedrebbe mai la luce a causa delle forti divergenze in seno all'Europa, e semplicemente i proponenti vogliono speculare sul consenso generato da una proposta fortemente popolare, anche se consapevoli dei reali effetti negativi.

Le ragioni per avercela con i finanzieri sono indiscutibili, e c'è bisogno di un vero cambiamento nel modo in cui operano. Ma la TTF, nonostante il suo nobile lignaggio intellettuale, non è la soluzione ai problemi ma solo un modo gradito all'opinione pubblica di perseverare negli errori di indirizzo politico unito ad un'ulteriore perdita di competitività e crescita da parte di chi sceglierà di applicarla.

venerdì 30 novembre 2012

Saltata l'IPO Sea

Ma che strano c'è poco interesse sulla società che gestisce gli aeroporti milanesi tanto che l'offerta non è andata a buon fine.
E ricordiamoci che non c'è ancora nessuna tassa sulle transazioni ... figuriamoci se ci fosse stata.
Ma è solo un caso, pensiamoci.

giovedì 29 novembre 2012

Come siamo arrivati alla Tobin Tax all'italiana?.

Facciamo il punto su questa maladetta tassa sulle transazioni finanziare.
Prendendo spunto dall'alticolo del Prof. Kenneth Rogof "The Wrong Tax for Europe", che è stato il capo economista del Fondo monetario internazionale dal 2001 al 2003, ho cercato di tirare le somme per capire come siamo giunti a questo punto.
In Europa si è sempre fatta tanta demagogia perchè gli interessi nazionali hanno sempre avuto il sopravvento su quelli comuni. Ma sull'onda della rabbia e della protesta contro la cattiva finanza e i Banchieri di Wall Street del 2008, i politici hanno trovato lo slogan perfetto: creiamo la migliore delle tasse possibili: "la tassa sulla speculazione". Per darle lustro hanno scomodato James Tobin un premio Nobel per l'economia che aveva elaborato la sua teoria in un contesto completamente diverso. Di comune accordo hanno incominciato a confezionare il pacco (a sorpresa) con l'intenzione di creare la perfetta "tassa finta". Purtroppo come spesso accade c'è qualcuno che vuole stafare ... Hollande ha fatto la sua senza troppi danni.
Ma in Italia ultimamente dobbiamo fare i primi della classe (in castronate) e abbiamo fatto come sempre l'ipertassa (come quando si esagera con il sale nell'acqua per la pasta). Ad un certo punto un manipolo di eroici professionisti, competenti in materia, hanno cominciato a martellare a destra e manca per evitare di diventare "esodati per eccesso di tassazione" ... e qualcuno a palazzo ha recepito il messaggio e compreso l'errore madonnale.
Non è che il Dipartimento Finanza del Fondo Monetario Internazionale avesse affermato a caso che le TTF violano il principio di finanza pubblica secondo il quale è inefficiente tassare i fattori di produzione intermedi, particolarmente quelli altamente mobili e fluidi nel reagire.
Ma la Commissione Europea mica voleva fare una tassa vera, era solo fumo per chi si nutre di demagogia populista.
La cartina tornasole arriva a puntino, infatti i tedeschi per non correre rischi hanno messo le mani avanti avanzando motivazioni "tecniche" per procrastinare al 2016 (o mai), sì perchè in Germania gli scambi si fanno alle grida, quindi in Italia è tecnicamente fattibile ma in Germania no.
Adesso che i nostri legislatori hanno inserito quasta fantastica TTF nella legge di stabilità  non sanno che pesci pigliare: da un lato accettare di perdere la faccia e/o il posto, dall'altro far saltare il paese. Il problema è che loro sono più attenti alla loro sedia che al paese ...

E' bello sentirsi governati da persone serie ... che hanno come unico obiettivo fare cassa ....

Lo sapevate che la Commissione Europea è stata ammonita dal FMI in merito alla Tobin Tax?

Cercando un pò nel Web ho trovato un articolo segnalato su Noisefromamerika che affronta in modo articolato  la tobin tax ma soprattutto il fatto che la commissione europea ha ricevuto una forte ammonizione dal dipartimento fiscale del Fondo Monetario Internazionale in merito all'applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie.


Un estratto saliente dell'articolo:

"Più in generale, le TTF violano il principio di finanza pubblica secondo il quale è inefficiente tassare i fattori di produzione intermedi, particolarmente quelli altamente mobili e fluidi nel reagire.
Tutto ciò è ampiamente risaputo, anche se prominenti opinion leaders, politici e filantropi preferiscono ignorarlo. La Commissione Europea è stata senza dubbio avvertita dal Dipartimento di Finanza del Fondo Monetario Internazionale, i cui economisti hanno scrupolosamente catalogato i pro ed i contro delle TTF. Perché, dunque, la Commissione Europea persevera con l'idea?"


Chi lo desidera può leggere l'articolo integrale al seguente link:

The Wrong Tax for Europe

Chi scrive è: Kenneth Rogoff, professore di economia e politiche pubbliche all'Università di Harvard e vincitore del Deutsche Bank Prize 2011 in Economia Finanziaria, è stato il capo economista del Fondo monetario internazionale 2001-2003.

Ma allora non siamo i soli a vedere questa tassa come una mera follia demagogico populista ...





mercoledì 28 novembre 2012

L’IFMADVISOR RISPONDE ALLA DEMAGOGIA E POPULISMO DEL COMITATO 005

Rese note le irricevibili esternazioni del comitato 005, che hanno natura prettamente demagogica ed esulano dai numeri reali (come solo la cattiva politica sa fare) ci proponiamo di rispondere passo dopo passo alle argomentazioni del comitato stesso:
L’Italia (E SOLO L'ITALIA) si sta finalmente (?!?!) dotando di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF).
Ma la buona notizia è messa fortemente a rischio dall’impianto normativo attualmente in discussione al Senato e dal dibattito sviluppatosi in queste settimane che rischia di disattendere quelli che sono gli obiettivi ispiratori della TTF.

Come organizzazioni promotrici della Campagna ZeroZeroCinque ci appelliamo al Governo e ai parlamentari affinché il testo legislativo possa contemplare i seguenti punti che riteniamo irrinunciabili per promuovere una tassa efficace nel frenare la speculazione e una tassa equa nella destinazione d’uso delle risorse che genera.

•Contrastare l’high frequency trading tassando ogni singola operazione Il commercio di titoli ad alta frequenza esaspera l’instabilit{ dei mercatipertanto è importante assicurare che la tassa si applichi a ciascuna operazione e non solo ai saldi di fine giornata. La tassa deve penalizzare in misura superiore proprio quei comportamenti maggiormente speculativi ovvero il trading ad alta frequenza.

FALSO! La tassa colpirà solamente i privati e coloro che compreranno i titoli per il lungo termine. Basta leggere attentamente l’articolo 12 della legge di stabilita’ per scoprire questa bugia! Gli High frequency emigreranno all’estero e non pagheranno un’euro di imposizione, al pari di molti market makers e Istituzionali. E in più crollerà la liquidità.
Ci troviamo di fronte ad una idea populistica e demagogica.
Tassare sotto qualunque forma i mercati finanziari significa togliere liquidità e togliere partecipanti ai mercati stessi rendendoli così altamente instabili. Ed un mercato instabile è un mercato illiquido e pericoloso, la cui volatilità aumenta a dismisura, destabilizzando l'intero sistema finanziario nazionale!
Appare incomprensibile la propaganda che vuole far credere alla gente che i responsabili della crisi siano stati i piccoli investitori (volgarmente chiamati Trader): NON SONO I PRIVATI I RESPONSABILI DI QUANTO ACCADUTO (IL COSIDDETTO PROLETARIATO FINANZIARIO).
E’ora di smetterla con questa menzogna.
L’associazione IFMAdvisor, dati alla mano difficilmente confutabili, ha dimostrato ai tecnici del Governo, che il gettito derivante dall’imposizione sui privati sarebbe assolutamente irrilevante.
Sono assai più significativi invece gli effetti negativi sull’intero sistema finanziario italiano, che non solo i Regolatori, ma anche ogni cittadino di buon senso, dovrebbe vedere salvaguardato.
La verita’ e’ che LA TOBIN TAX E’ CONCETTUALMENTE SBAGLIATA E VA STRALCIATA: e se
ne sono accorti in Germania! Sarebbe invece auspicabile un buon accordo Rubik con la Svizzera, accordo che fornirebbe un gettito decisamente superiore a quello presunto derivante dall’applicaizone della Tobin, e che colpirebbe realmente gli speculatori fiscali.
Qualcuno parla di ben 35 miliardi di euro! Ma evidentemente il comitato 005, essendo un comitato “politico” , non e’ interessato a questo accordo!
Ma vi e’ di piu’: se la Tobin Tax venisse applicata solo in Italia e non nell’intera europa (e dovrebbe essere applicata addirittura contemporaneeamente per avere un qualche risultato!), alla fine causerebbe gettito negativo !! PERCHE’ L’ATTUALE INTROITO DELLO STATO DERIVANTE DA IRES, IVA, IRPEF, E CAPITAL GAIN DEI SOGGETTI INTERESSATI CHE SARANNO COINVOLTI DA QUESTA ASSURDA IMPOSIZIONE, CALERA’ DRASTICAMENTE, BEN PIU’ DEI RIDICOLI EFFETTI POSITIVI CHE L’IMPOSIZIONE STESSA dovrebbe avere (e qui si che il condizionale e’ d’obbligo!) GLI ISTITUZIONALI FUGGIRANNO ALL’ESTERO, E PAESI COME GRAN BRETAGNA, STATI UNITI, SVIZZERA, e la furba GERMANIA (col DIETROFRONT reso noto DAL MINISTRO DELLE FINANZE ), ASPETTANO I NOSTRI CAPITALI A BRACCIA APERTE E GONGOLANO PENSANDO AGLI EFFETTI POSITIVI … PER LORO !

•Tassare secondo il criterio di residenza delle controparti e di nazionalità {del titolo).
Quando si applica la tassa in un solo paese è fondamentale farlo seguendo anche ilcriterio di nazionalità del titolo (non si diventa proprietari del titolo se non si paga l’imposta di bollo) così da stabilizzare il mercato interno, spostare gli operatori più speculativi su altri mercati e limitare l’elusione della tassa attraverso il cambio di residenza degli intermediari stessi.

FALSO! I fenomeni di disintermediazione già riportati da Bankitalia vedranno la nascita di miriadi di contratti derivati non quotati (OTC) primi fra tutti i CFD.
Borsa Italiana subirà un drastico calo degli scambi, smetterà di fornire il gettito semestrale di ben 50 milioni di euro allo Stato e licenzierà decine di dipendenti, come del resto faranno banche e sim, e tantissime altre attivita’ correlate.
ANCORA UNA VOLTA L’ITALIA SI DISTINGUE PER ESSERE UN PAESE AUTOLESIONISTA FINO ALL’INVEROSIMILE!

•Applicare la tassa alla più ampia base imponibile includendo tutti gli strumenti derivati Il mercato dei derivati non regolamentati (OTC) in Italia è passato, tra il 2000 e il 2009, da 1.400 a oltre 10.000 miliardi di dollari. Una crescita del 642% in un decennio. Nello stesso periodo il PIL è aumentato del 26%. A cosa è dovuta questa crescita abnorme? Tutte operazioni di copertura di un rischio o lo sviluppo di un gigantesco mercato speculativo? E’ possibile costruire meccanismi che differenzino il trattamento di derivati usati per copertura assicurativa e derivati comprati e venduti per movente puramente speculativo. Nel primo caso il derivato non è “nudo”:c’è un’operazione su un’attivit{ sottostante e il derivato ne assicura il rischio. Inoltre la posizione è tenuta in portafoglio per molto tempo ed aggiustata solo a scadenze non particolarmente frequenti. Nel caso invece di “giocatori fai da te” o di operazioni speculative realizzate da operatori istituzionali queste operazioni
sono di solito aperte e chiuse in brevi lassi di tempo. E’ possibile costruire sistemi di tassazione differenziata che tengano conto della durata della posizione aperta e della presenza o meno di sottostante.

FALSO! I derivati sono sottoscritti da imprese e poi ribaltati nel sistema bancario come nel sistema delle riassicurazioni. Pensiamo a che ricaduta avrebbe una tassa del genere su imprese e privati! Se un cittadino compra casa e fissa il tasso con un derivato IRS Swap, la sua banca si coprirà sul mercato a sua volta con un altro IRS Swap ed a fronte di un mutuo di 200.000 euro ad esempio avremo derivati per 600.000 se gli intermediari che cedono rischio sono solo 3. Si può dire che il derivato in oggetto è di carta? Senza derivati non si possono coprire i rischi e senza mercato liquido gli operatori andranno all'estero a coprire i loro rischi determinando una fuga di capitali!

SI DEVONO LIMITARE LE DISTORSIONI DI UN MERCATO, NON UCCIDERE IL MERCATO STESSO. SI PENSI SOLO AL GETTITO DERIVANTE DALL’IRES CHE GLI ISTITUZIONALI PAGANO ALLO STATO GRAZIE AI PROFITTI SUI DERIVATI. UNA SOMMA CHE, DA SOLA FAREBBE CAPIRE A CHIUNQUE CHE LA TOBIN TAX E’ ASSOLUTAMENTE UNA IDEA DEMAGOGICA E POPULISTA.
RENDETEVI CONTO DEGLI EFFETTI DEVASTANTI SUL PIL E DI CONSEGUENZA DELL’INUTILITA’ DELL’EVENTUALE MILIARDO (ASSOLUTAMENTE IPOTETICO E IRREALISTICO) RECUPERATO CON LA TOBIN TAX RISPETTO ALLE TASSE PAGATE OGGI DAGLI ISTITUZIONALI.

•Contrastare il fenomeno del layering Significa disincentivare le distorsioni che provocano sul mercato quegli operatori che lanciano una grande quantità di ordini che poi non eseguono solo per indirizzare nel senso voluto le scelte degli altri operatori. E’ possibile farlo tassando di più chi ha un rapporto troppo elevato tra ordini impostati e ordini eseguiti.

FALSO! Non è con le tasse che si regolamenta il mercato. Il mercato è un termometro, un conto è regolarlo ma la tobin tax non lo regola: lo distruggerebbe. Potremo forse dire che avendo rotto il mercato si saranno risolti tutti i problemi?

•Destinare il gettito al welfare, alla cooperazione allo sviluppo e all’emergenza climatica Ridistribuire le risorse a coloro che in Italia e nel mondo stanno soffrendo in maniera più drammatica gli effetti di una crisi di cui non hanno alcuna responsabilità diretta è una misura di giustizia sociale che non può essere disattesa.

FALSO E UTOPICO! Non ci sarà nessun gettito ed anzi il gettito reale sarà negativo! L’associazione IFMAdvisor è l’unica in Italia che, con numeri concreti alla mano, attraverso simulazioni fatte con diversi Istituti finanziari, ha prospettato diversi scenari possibili nel caso di applicazione di questa legge populista e demagogica. Ed appare quanto meno singolare che si insista a sostenere la tassa senza alcuna cognizione dei numeri e degli scenari concreti possibili, ma solo per manipolare in modo assolutamente strumentale l’opinione pubblica. Non si considera infatti il possibile aumento della disoccupazione (stimati in oltre 25 mila con l’indotto). Aumenteranno gli esodati ed il gettito IRES IRAP di banche sim ed operatori crollerà. Chi risarcirà questi nuovi disperati, che andranno a fare concorrenza a quelli che gia’ inondano gli uffici di collocamento ? I paladini demagoghi del populismo?

L’IGNORANZA DI CHI NON CONOSCE I MERCATI APPARE PROPRIO SENZA CONFINI

Il Presidente IFMADVISOR              Il Vice Presidente IFMADVISOR
Antonio Carnevale                            Biagio Milano

Prove tecniche di salvare capra e cavoli (finanza ed entrate).

Siamo all'epilogo e le argomentazioni avanzate con grande tenacia da IFMAdvisor sembra abbiano aperto una breccia nel palazzo. Negli uffici del ministero si cerca di seguire il modello francese ma c'è il vincolo di 1.000.000.000 euro inseriti nella legge di stabilità.
Rimane la possibilità di costrurire la cifra attraverso artifici contabili ma di questi tempi sarà difficile.
La uscite demagogiche si spreacano, dopo il paladino Boccia arriva anche il grande avvocato Paniz evidentemente vogliono mantenere il loro posto a palazzo.
La coperta è molto corta e sembra che le forze in campo siano nettamente sbilanciate verso il populismo demagogico ma gli effetti di qualche svista sono potenzialmente disastrosi e speriamo che al ministero riescano a difendere la ragione.

L'avvocato Paniz disserta sulla Tobin Tax

Nella sua onorata carriera parlamentare si è sempre premurato di difendere la categoria degli avvocati ed i compensi dei parlamentari, che a suo avviso, sono appena sufficienti per campare.
Era convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak e adesso parla della Tobin Tax italiana in termini assolutamente deliranti, evidentemente i suoi capitali sono ben al sicuro o forse non sirende neanche conto che potrebbe essere oggetto diretto anche lui.
Il nostro onorevole avvocato è uno che porta la borsa delle ricevute dal commercialista e poi si limita a firmare l'F24.
Parla di tasse senza avere cognizioni numeriche.
D'altra parte uno che fatica ad arrivare a fine mese con 16.000 euro non dovrebbe avere voce in capitoli economico fiscali.
Farebbe meno danni a parlar di calcio ... o a tornare all'attività forense.

Poche parole, ma molto chiare, sulla tobin tax italiana

"Invito i legislatori italiani a pensare all'impatto della Tobin Tax perché allontanerà il business dall'Italia e colpirà i risparmiatori e le emittenti. Non è una tassa infatti sulla finanza e sulle banche, questa è la versione populista di questa imposta. Se sarà implementata in Italia sarà un grosso sbaglio e costerà migliaia di posti di lavoro, l'abbiamo visto in Svezia nel 1994".
A parlare è Xavier Rolet AD London Stock Exchange.
Non credo che Rolet abbia grossi interessi a fare queste affermazioni, probabilmente le sue preoccupazioni sono dovute ad una possibile diffusione di queste correnti populiste in Europa.
Pensateci bene signori che abitate pro-tempore i palazzi romani.

Un equilibrio difficile da ritrovare

Le primarie del PD ci offrono una sfilza di numeri su cui riflettere. Chissà perchè quando hanno bisogno di voti i politici sono così chiari e precisi e poi in parlamento tutto si perde nella palude.
Se si vuole fermare qualcosa si crea una bella commissione o ancora più facile si superano i termini di scadenza.
Ormai sul baratro ci stiamo da un bel pò e l'equilibrio è sempre più critico. L'effetto Monti ha dato un pò di respiro ma non è riuscito ad incidere sulla spending review come ci si aspettava. Il tempo è in scadenza e la maggior parte dei parlamentari sono in cerca di occupazione/pensionamento perchè sanno che non saranno ricandidati. Difficile pensare che abbiano ancora un briciolo di attenzione da dedicare al paese.
L'ammucchiata di normative in attesa di approvazione richiederebbero tempo/dedizione/competenza che non sono a disposizione.
Che Dio ce la mandi buona ...

martedì 27 novembre 2012

Niente di nuovo dal fronte parlamentatre

Il taglio delle province, le pressioni di comuni e regioni contro i tagli, la delega fiscale, la legge di stabilità, la legge elettorale ... il tutto condito da migliaia di emendamenti.
Come faranno i nostri politici a concludere tutto entro la fine della legislatura?
Semplice: procrastinando tutto o quasi e confezionando un gran calderone che passerà con la fiducia.

Dentro ci sarà anche la TTF? Dipende. Se troveranno il tempo di discuterla/riscriverla/valutarla.

Il tutto più veloci della luce.

Poi arriva la bomba sanità, Monti ne mette in dubbio la sostenibilità. Ma ne avevamo veramente bisogno? Non c'è già abbastanza pressione? Qual'è il motivo di un'affermazione così letale?


Forse lo capiremo o forse no.

Ormai siamo al capolinea, entro la fine della settimana avremo le prime risposte ...

O forse no ...

Un libricino da leggere ...

Tratto da dagospia: Si salvi chi può.

Un interessante resoconto dettagliato di come la Bancapolitica governa il paese.





Il giorno della verità

Oggi probabilmente si deciderà se l'Italia potrà ambire ad un mercato finanziario liberale e internazionale oppure verrà relegata ad una posizione periferica da paese di frontiera.
Sembra quasi paradossale ma un disegno di legge così importante e decisivo deve essere concluso in poche ore insieme a centinaia di altri.
Prendendo in considerazione il continuo rifiuto della politica ad agire attraverso tagli di spesa: finanziamento ai partiti, vitalizi, riduzione parlamentari ... solo per citarne alcuni ... stranamente il dibattito si arena ...
Adesso che affrontiamo un argomento dove gli aspetti demagogici e populisti sono di gran lunga dominanti, perchè è inutile negarlo, se si distrugge la finanza il saldo fiscale netto è molto negativo senza parlare delle ulteriori conseguenze indirette. Tutto deve essere risolto in brevissimo tempo.
L'onorevole Francesco Boccia adesso si focalizza sull'accesso al finanziamento per le aziende dicendo che le Banche devono essere più "disponibili".
Ma come si può dire una cosa simile se attraverso la TTF si giunge all'effetto contrario? Se si colpisce la finanza le Banche sono le più esposte, di conseguenza è a rischio la loro patrimonializzazione che serve da garanzia ai finanziamenti.
Come se dicesse ad un fornitore di acqua: devi aumentare la portata ma nel contempo ridurre la sezione dei tubi ...
Ma in un momento di siccità le azioni da intraprendere dovrebbero essere ben altre ...

lunedì 26 novembre 2012

Tobin, gravissima la marcia indietro tedesca

COMUNICATO STAMPA INTEGRALE IFMADVISOR

Tobin, gravissima la marcia indietro tedesca

Milano, 24 novembre 2012.

Ha avuto vasta eco l'inatteso passo indietro della Germania sulla Tobin Tax, nei giorni scorsi al centro della discussione politica italiana nell'ambito del DDL di stabilità 2013 e che IFMAdvisor continua a ritenere causa di potenziali ripercussioni negative per il mercato finanziario italiano.

Infatti, il Ministro delle Finanze tedesco Schauble, secondo il settimanale Wirtschaftswoche, non intenderebbe iscrivere in bilancio gettiti provenienti da questa imposta prima del 2016.

Questa dichiarazione, a meno di smentite ufficiali, rischia di essere una pietra tombale della Germania sulla Tobin Tax poiché, con i fatti, un suo ministro nega quella cooperazione rafforzata raggiunta con tanta fatica, che è conditio sine qua non per l'introduzione della tassa stessa.

E, a conferma che sono ben altri i temi realmente in gioco nella UE, questa dichiarazione fa il paio con la totale assenza del tema Tobin Tax nell’attualissimo dibattito sul bilancio europeo, sul quale è evidente la difficoltà di trovare un accordo.

A questo punto c'è il forte rischio che l’Italia, causa una forte componente di populismo legata al clima pre-elettorale, sia l’unico paese al mondo ad istituire una Tobin Tax così “invasiva”; anche in Francia, ad esempio, dove la tassa è già presente, ci sono ampie aree di esclusione che la rendono de facto non devastante per il settore finanziario.

Oltre alla Germania che prende le distanze dalla Tobin Tax, è bene ricordare che gli Stati Uniti e l'Inghilterra, cioè le due più importanti piazze finanziarie mondiali, non la introdurranno mai rendendola di fatto una tassa inefficace e foriera di rischio delocalizzazione del settore finanziario per i Paesi che la applicano (vedi l’esperienza negativa in Svezia).

Se verrà introdotta la Tobin Tax solo in Italia, a chi regaleremo il nostro settore finanziario con i sui posti di lavoro e il suo gettito fiscale?

Fin dal principio IFMAdvisor ha segnalato a tutte le istituzioni i suoi gravi timori di rischio destabilizzazione del sistema economico finanziario italiano se la tassa verrà introdotta e tali dubbi, dopo la notizia di oggi, diventano ancora più forti.

IFMAdvisor ribadisce con forza che prima di introdurre una Tobin Tax è doveroso attendere le decisioni in sede di UE, evitando ad ogni costo qualsiasi anticipazione, poiché si incorrerebbe nel rischio di esporre il nostro Paese ad accadimenti irreversibili, specie sul fronte economico ed occupazionale, che la nostra situazione congiunturale impone di evitare.


Ufficio Stampa IFMAdvisor

IFMAdvisor – Italian Financial Market Advisor

Associazione di trader e consulenti sui mercati finanziari

Il masochismo tutto italiano.

Guardacaso i tedeschi sembrano poco propensi a sperimentare la Tobin Tax. Sarà per gli effetti del'applicazione francese piuttosto che le vicissitudini italiche.
Non credo che il dibattito emerso nel nostro paese sia rimasto inosservato.
Resta il fatto che intanto la vogliono rinviare almeno al 2016 ...

Gli idealisti sbandierano la TTF come Nobel la sua dinamite:
" La mia dinamite sarà più efficace di qualsiasi accordo internazionale per la pace. Non appena gli uomini si renderanno conto che si potranno distruggere interi eserciti in un solo istante, rinunceranno alla guerra."
A.B. Nobel

Abbiamo visto purtroppo che non solo l'effetto deterrente non ha avuto effetto ma la ricerca scentifica ha realizzato armi molto più potenti sfruttando spesso l'alibi del deterrente.

Speriamo almeno che questa fuga in avanti italiana possa venir frenata dal buonsenso.
Ormai chi sa fare 2 + 2 può capire che le entrate "teoriche" rischiano di essere di gran lunga inferiori alle "potenziali perdite", ripetutamente evidenziate in questo blog. Se poi andiamo a considerare l'attuale conguntura, l'uscita dalla crisi è ancora un miraggio, possiamo capire che qualunque ulteriore balzello non è altro che un ulteriore freno alla crescita.

Riuscirà questa volta la politica a fare un passo indietro a favore del realismo e della concretezza mettendo da parte la demagogia populista? L'assist tedesco è arrivato appena in tempo, vedremo se il coraggio riuscirà a battere l'ipocrisia.


sabato 24 novembre 2012

Grazie amici IMFAdvisor.


Grazie a queste persone:
Alessandro Aldrovandi, Luca Barillaro, Saverio Berlinzani, Davide Biocchi, Antonio Carnevale, Giovanni Cuniberti, Pietro Di Lorenzo, Guido Gennaccari, Giovanni Lapidari, Antonio Lengua, Enrico Malverti, Biagio Milano, Antonio Landolfi, Edoardo Liuni, Paolo Serafini, Giuseppe Minnicelli, Giancarlo Dall'Aglio, Francesco Amoriello.

Probabilmente l'Italia avrà modo di adottare un Tassa sulle Transazioni Finanziarie che potrebbe diventare il modello di riferimento per l'Europa.
Persone che che hanno deciso di reagire positivamente e costruttivamente per trovare una soluzione, non indolore, che però permetta a chi vive di trading di continuare l'attività in Italia.
Grazie ancora di cuore.

Mi permetto di allegare la foto dei quattro "alfieri " che hanno portato la loro voce nella Capitale












Da sinistra: Biagio Milano, Antonio Carnevale, Edoardo Luini, Saverio Berlinzani.



venerdì 23 novembre 2012

Uno spiraglio di luce.


Grazie all'associazione Italian Financial Market Advisor si apre uno spiraglio al fine di trovare il giusto compromesso fra necessità di entrate fiscali ed esigenze degli operatori.

Alcuni soci fondatori dell'IFMA: Antonio Carnevale, Biagio Milano, Edoardo Liuni e Saverio Berlinzani; hanno incontrato l'Onorevole Boccia del Partito Democratico, uno dei più importanti sostenitori della Tobin Tax nonché Coordinatore Economico del Partito Democratico.
L'incontro si è svolto in un clima di cordialità e cooperazione. L'onorevole Boccia ha spiegato le ragioni di una tobin tax che faccia pagare poco, ma tutti, senza voler alterare il buon funzionamento del mercato e auspicando la non destabilizzazione dello stesso  per evitare una fuga di capitali che sarebbe estremamente dannosa per il paese. I rappresentanti IFMADVISOR hanno ottenuto una promessa di incontro futuro per la rimodulazione delle aliquote, che allo stato attuale, andrebbero a penalizzare fortemente il mercato finanziario italiano con ricadute significative sul gettito. 
Successivamente gli stessi hanno incontrato i Senatori Lannutti e Musi, i quali hanno apprezzato la proposta IFMADVISOR, ribadendo la propria volontà di studiare un emendamento che tenga conto della proposta comprendendo però l'esclusione delle persone fisiche residenti dall'applicazione della norma. 
Infine in serata, i rappresentanti sono stati ricevuti al Ministero del Tesoro dalla Dott.ssa Masi , assistente del Sottosegretario Ceriani, dal Dott Ricotta e  dal Dott. Carotenuto di Bankitalia, i quali hanno manifestato interesse per la proposta presentata dall'Associazione, entrando nel dettaglio dei numeri e delle aliquote proposte. 
L'Associazione Ifmadvisor, per voce del suo presidente, Antonio Carnevale, ringrazia gli esponenti politici e del Ministero per aver reso possibili questi incontri e auspica una sempre maggiore collaborazione con i rappresentanti delle Istituzioni, per poter offrire il proprio contributo all'analisi di un tema cosi' delicato come quello della Tobin Tax.
  
Da Ufficio Stampa IFMADVISOR

Scontro di poteri forti.

C'è grande fermento sulla TTF e non si riesce a capire chi riuscirà a spuntarla. Come ho già affermato non provo particolare simpatia per le banche ma in questo caso spero proprio la spuntino. Ad inizio settimana sembrava che il Governo avesse accolto le richieste avanzate dall'Abi ma il bliz alla camera di ieri ha scompigliato le carte.
Come spesso accade quando si parla di simulazioni di gettito la componente aleatoria è molto alta in quanto nel momento stesso in cui viene introdotta l'imposta ... si cerca la soluzione meno penalizzante. Quindi tutti i numeri rimangono in attesa di conferma.
Il peso dell'intervento Abi fa capire quanto la TTF sia preoccupante. Se pensiamo a tutte le azioni intraprese dalla Bce piuttosto che dalla Fed e dalle altre banche centrali per salvare le banche in difficoltà possiamo capire quanto fragile sia ancora il sistema.
Ribadisco il concetto, non giustifico l'operato dei banchieri ma purtroppo l'alternativa sarebbe meno auspicabile. La soluzione deve essere trovata attraverso un maggior controllo sugli istituti piuttosto che attraverso balzelli dai dubbi effetti.
Come dice spesso Ottavio Missoni: la vecchiaia è una brutta cosa ... ma l'alternativa è peggiore.

giovedì 22 novembre 2012

Tutti con Lanutti

Dopo l'allucinante bliz di Boccia alla Camera non ci rimane che il Senatore Elio Lanutti. Ma com'è possibile che il Presidente dell'Adusbef si sia scherato a difesa degli squali di borsa?
Perchè forse è uno dei pochi a conoscere in modo approfondito la materia e a capire quali possono essere gli effetti sui consumatori. Si proprio quelli che dovrebbero beneficiare della Tobin tax (TTF) ne sarebbero fra i più colpiti. Sembra un paradosso ma Lanutti rimane l'ultimo baluardo di un Paese che rischia un'altra spinta verso il baratro.

Senza parole

Su questo comunicato Ansa:"Governo battuto quasi all'unanimità nell'Aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla legge di stabilita' relativo alla tobin tax. Il testo, di cui primo firmatario e' Francesco Boccia, e' passato con 433 si', 6 no e otto astenuti malgrado il parere contrario dell'Esecutivo."Non mi sento di esprimere alcun commento. Non credo ci possano essere margini di dialogo in un simile contesto.La demagogia il populismo e l'ignoranza stanno distruggendo questo Paese. Chi cerca di reagire presentando argomentazioni concrete seppur complesse, non viene nemmeno preso in considerazione.Non posso accettarlo passivamente. Non so ancora come ma di sicuro troverò una soluzione. Magari estrema come l'espatrio. Devo ammettere che questo mi dà tanta tanta amarezza ma ho fatto e sto facendo il possibile non solo per me ...



L'insostenibile peso della demagogia

Il PD per voce di Boccia indossa le vesti di Davide che vuole abbattere l'egemonia bancaria. Premetto che che le banche  per come la vedo io sono delle associazioni a delinquere legalizzate che dovrebbero essere regolamentate. I banchieri sono strapagati e ne combinano di tutti i colori. Ma purtroppo sono anche una necessità. Con la TTF allo 0,05% indistinta si finisce per tagliare la mano destra ai piccoli operatori economici e la punta del mignolo della mano sinistra dei banchieri.
Se questa è una redistribuzione equa ...
Se poi il denaro drenato viene utilizzato dai politici come vediamo ogni giorno ... preferisco non aggiungere altro.
La struttura pubblica nel suo complesso è come un grande obeso che rifiuta ogni dieta ed ha un appetito insaziabile. Continua a dichiarare di essere a dieta ma la bilancia lo smentisce di continuo. E' sordo a tutto e tutti.
La fiscalità è già troppo alta e come diceva Einaudi deve essere utilizzata con grande parsimonia in quanto gli effetti diretti sono incerti ma quelli indiretti lo sono ancor di più.
Abbiamo bisogno di riforme e strutturali ma soprattutto di semplificare una abnorme macchina burocratica che ogni giorno si ingigantisce.
Tutto quello che va verso un ulteriore complessità burocratica, a prescindere dalle intenzioni, è negativo.
Se il numero di aziende in sofferenza aumenta ogni giorno ... qualche politico potrebbe fare un esame di coscienza ...
Scusate l'eresia ... la coscienza è una cosa seria ...
Per fare in modo che la dieta funzioni ... si deve incominciare ... e non è mai troppo tardi.

mercoledì 21 novembre 2012

La tenace insistenza di Boccia

 Il Pd insiste sulla sua posizione, cioe' pagare poco ma pagare tutti per redistribuire meglio. E' una posizione che va incontro all'interesse collettivo: a noi non interessa tutelare la finanza speculativa che non contribuisce ad arricchire il paese.
Il termine "poco" letto in queste righe sembra sacrosanto ma si continua a parlare in astratto senza fare esempi concreti.
Noi piccoli trader siamo considerati un "male da estirpare" ma tutto sommato paghiamo un'imposta del 20% su tutti i nostri guadagni, senza esenzioni per gli importi più bassi ... Siamo soggetti a tutte le imposte indirette quindi forse qualche piccolo valore aggiunto lo portiamo.
Se un broker si accontenta di 1 punto (0,01) o meno sulle transazioni e lo Stato ne vuole 5 (0,05) scusate ma non mi sembra una piccola imposta.
Se poi andiamo a considerare i derivati legati all'economia reale tutto diventa più evidente.
Se devo acquistare del grano per fare il pane o la pasta, non posso cambiare il prezzo di vendita ogni giorno. Devo stabilizzare il prezzo. Non voglio entrare nel particolare ma spesso necessito di una struttura complessa formata da più strumenti. Devo seguire e modificare la mia copertura con cadenza mensile. Semplificando al massimo uno strumento di copertura acquistato e venduto mi costa lo 0,1% mensile quindi sono da qui ho un aumento dell'1,2% annuo. Non è assolutamente poco, è tantissimo pechè ricade su tutta la filiera.
Finiamola  di sbandierare "tasse facili" e concentriamoci una buona volta sui tagli di spesa ...

TTF: verso un modello europeo

Radiocor ha anticipato che domani ci sarà l'epilogo per la TTF. Assosim e Abi cercano di puntare su una soluzione europea di stampo francese non troppo penalizzante ma soprattutto la più omogenea possibile a livello continentale.
Rimane il problema del gettito che probabilmente non sarà il miliardo atteso. La proposta IFMA rimane la più completa ed articolata ma risulta complessa e originale.
Stavolta probabilmente a bocce ferme il saldo dovrebbe restare attivo e non creare gli effetti catastrofici della proposta iniziale.
Speriamo che il buonsenso prevalga sulla demagogia e sulla difesa di posizioni "personali".
"Pecunia non olet". Di questi tempi prima di creare delle barriere o dei vincoli ai flussi finanziari è il caso di pensarci molto bene.