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venerdì 30 novembre 2012

Saltata l'IPO Sea

Ma che strano c'è poco interesse sulla società che gestisce gli aeroporti milanesi tanto che l'offerta non è andata a buon fine.
E ricordiamoci che non c'è ancora nessuna tassa sulle transazioni ... figuriamoci se ci fosse stata.
Ma è solo un caso, pensiamoci.

giovedì 29 novembre 2012

Come siamo arrivati alla Tobin Tax all'italiana?.

Facciamo il punto su questa maladetta tassa sulle transazioni finanziare.
Prendendo spunto dall'alticolo del Prof. Kenneth Rogof "The Wrong Tax for Europe", che è stato il capo economista del Fondo monetario internazionale dal 2001 al 2003, ho cercato di tirare le somme per capire come siamo giunti a questo punto.
In Europa si è sempre fatta tanta demagogia perchè gli interessi nazionali hanno sempre avuto il sopravvento su quelli comuni. Ma sull'onda della rabbia e della protesta contro la cattiva finanza e i Banchieri di Wall Street del 2008, i politici hanno trovato lo slogan perfetto: creiamo la migliore delle tasse possibili: "la tassa sulla speculazione". Per darle lustro hanno scomodato James Tobin un premio Nobel per l'economia che aveva elaborato la sua teoria in un contesto completamente diverso. Di comune accordo hanno incominciato a confezionare il pacco (a sorpresa) con l'intenzione di creare la perfetta "tassa finta". Purtroppo come spesso accade c'è qualcuno che vuole stafare ... Hollande ha fatto la sua senza troppi danni.
Ma in Italia ultimamente dobbiamo fare i primi della classe (in castronate) e abbiamo fatto come sempre l'ipertassa (come quando si esagera con il sale nell'acqua per la pasta). Ad un certo punto un manipolo di eroici professionisti, competenti in materia, hanno cominciato a martellare a destra e manca per evitare di diventare "esodati per eccesso di tassazione" ... e qualcuno a palazzo ha recepito il messaggio e compreso l'errore madonnale.
Non è che il Dipartimento Finanza del Fondo Monetario Internazionale avesse affermato a caso che le TTF violano il principio di finanza pubblica secondo il quale è inefficiente tassare i fattori di produzione intermedi, particolarmente quelli altamente mobili e fluidi nel reagire.
Ma la Commissione Europea mica voleva fare una tassa vera, era solo fumo per chi si nutre di demagogia populista.
La cartina tornasole arriva a puntino, infatti i tedeschi per non correre rischi hanno messo le mani avanti avanzando motivazioni "tecniche" per procrastinare al 2016 (o mai), sì perchè in Germania gli scambi si fanno alle grida, quindi in Italia è tecnicamente fattibile ma in Germania no.
Adesso che i nostri legislatori hanno inserito quasta fantastica TTF nella legge di stabilità  non sanno che pesci pigliare: da un lato accettare di perdere la faccia e/o il posto, dall'altro far saltare il paese. Il problema è che loro sono più attenti alla loro sedia che al paese ...

E' bello sentirsi governati da persone serie ... che hanno come unico obiettivo fare cassa ....

Lo sapevate che la Commissione Europea è stata ammonita dal FMI in merito alla Tobin Tax?

Cercando un pò nel Web ho trovato un articolo segnalato su Noisefromamerika che affronta in modo articolato  la tobin tax ma soprattutto il fatto che la commissione europea ha ricevuto una forte ammonizione dal dipartimento fiscale del Fondo Monetario Internazionale in merito all'applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie.


Un estratto saliente dell'articolo:

"Più in generale, le TTF violano il principio di finanza pubblica secondo il quale è inefficiente tassare i fattori di produzione intermedi, particolarmente quelli altamente mobili e fluidi nel reagire.
Tutto ciò è ampiamente risaputo, anche se prominenti opinion leaders, politici e filantropi preferiscono ignorarlo. La Commissione Europea è stata senza dubbio avvertita dal Dipartimento di Finanza del Fondo Monetario Internazionale, i cui economisti hanno scrupolosamente catalogato i pro ed i contro delle TTF. Perché, dunque, la Commissione Europea persevera con l'idea?"


Chi lo desidera può leggere l'articolo integrale al seguente link:

The Wrong Tax for Europe

Chi scrive è: Kenneth Rogoff, professore di economia e politiche pubbliche all'Università di Harvard e vincitore del Deutsche Bank Prize 2011 in Economia Finanziaria, è stato il capo economista del Fondo monetario internazionale 2001-2003.

Ma allora non siamo i soli a vedere questa tassa come una mera follia demagogico populista ...





mercoledì 28 novembre 2012

L’IFMADVISOR RISPONDE ALLA DEMAGOGIA E POPULISMO DEL COMITATO 005

Rese note le irricevibili esternazioni del comitato 005, che hanno natura prettamente demagogica ed esulano dai numeri reali (come solo la cattiva politica sa fare) ci proponiamo di rispondere passo dopo passo alle argomentazioni del comitato stesso:
L’Italia (E SOLO L'ITALIA) si sta finalmente (?!?!) dotando di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF).
Ma la buona notizia è messa fortemente a rischio dall’impianto normativo attualmente in discussione al Senato e dal dibattito sviluppatosi in queste settimane che rischia di disattendere quelli che sono gli obiettivi ispiratori della TTF.

Come organizzazioni promotrici della Campagna ZeroZeroCinque ci appelliamo al Governo e ai parlamentari affinché il testo legislativo possa contemplare i seguenti punti che riteniamo irrinunciabili per promuovere una tassa efficace nel frenare la speculazione e una tassa equa nella destinazione d’uso delle risorse che genera.

•Contrastare l’high frequency trading tassando ogni singola operazione Il commercio di titoli ad alta frequenza esaspera l’instabilit{ dei mercatipertanto è importante assicurare che la tassa si applichi a ciascuna operazione e non solo ai saldi di fine giornata. La tassa deve penalizzare in misura superiore proprio quei comportamenti maggiormente speculativi ovvero il trading ad alta frequenza.

FALSO! La tassa colpirà solamente i privati e coloro che compreranno i titoli per il lungo termine. Basta leggere attentamente l’articolo 12 della legge di stabilita’ per scoprire questa bugia! Gli High frequency emigreranno all’estero e non pagheranno un’euro di imposizione, al pari di molti market makers e Istituzionali. E in più crollerà la liquidità.
Ci troviamo di fronte ad una idea populistica e demagogica.
Tassare sotto qualunque forma i mercati finanziari significa togliere liquidità e togliere partecipanti ai mercati stessi rendendoli così altamente instabili. Ed un mercato instabile è un mercato illiquido e pericoloso, la cui volatilità aumenta a dismisura, destabilizzando l'intero sistema finanziario nazionale!
Appare incomprensibile la propaganda che vuole far credere alla gente che i responsabili della crisi siano stati i piccoli investitori (volgarmente chiamati Trader): NON SONO I PRIVATI I RESPONSABILI DI QUANTO ACCADUTO (IL COSIDDETTO PROLETARIATO FINANZIARIO).
E’ora di smetterla con questa menzogna.
L’associazione IFMAdvisor, dati alla mano difficilmente confutabili, ha dimostrato ai tecnici del Governo, che il gettito derivante dall’imposizione sui privati sarebbe assolutamente irrilevante.
Sono assai più significativi invece gli effetti negativi sull’intero sistema finanziario italiano, che non solo i Regolatori, ma anche ogni cittadino di buon senso, dovrebbe vedere salvaguardato.
La verita’ e’ che LA TOBIN TAX E’ CONCETTUALMENTE SBAGLIATA E VA STRALCIATA: e se
ne sono accorti in Germania! Sarebbe invece auspicabile un buon accordo Rubik con la Svizzera, accordo che fornirebbe un gettito decisamente superiore a quello presunto derivante dall’applicaizone della Tobin, e che colpirebbe realmente gli speculatori fiscali.
Qualcuno parla di ben 35 miliardi di euro! Ma evidentemente il comitato 005, essendo un comitato “politico” , non e’ interessato a questo accordo!
Ma vi e’ di piu’: se la Tobin Tax venisse applicata solo in Italia e non nell’intera europa (e dovrebbe essere applicata addirittura contemporaneeamente per avere un qualche risultato!), alla fine causerebbe gettito negativo !! PERCHE’ L’ATTUALE INTROITO DELLO STATO DERIVANTE DA IRES, IVA, IRPEF, E CAPITAL GAIN DEI SOGGETTI INTERESSATI CHE SARANNO COINVOLTI DA QUESTA ASSURDA IMPOSIZIONE, CALERA’ DRASTICAMENTE, BEN PIU’ DEI RIDICOLI EFFETTI POSITIVI CHE L’IMPOSIZIONE STESSA dovrebbe avere (e qui si che il condizionale e’ d’obbligo!) GLI ISTITUZIONALI FUGGIRANNO ALL’ESTERO, E PAESI COME GRAN BRETAGNA, STATI UNITI, SVIZZERA, e la furba GERMANIA (col DIETROFRONT reso noto DAL MINISTRO DELLE FINANZE ), ASPETTANO I NOSTRI CAPITALI A BRACCIA APERTE E GONGOLANO PENSANDO AGLI EFFETTI POSITIVI … PER LORO !

•Tassare secondo il criterio di residenza delle controparti e di nazionalità {del titolo).
Quando si applica la tassa in un solo paese è fondamentale farlo seguendo anche ilcriterio di nazionalità del titolo (non si diventa proprietari del titolo se non si paga l’imposta di bollo) così da stabilizzare il mercato interno, spostare gli operatori più speculativi su altri mercati e limitare l’elusione della tassa attraverso il cambio di residenza degli intermediari stessi.

FALSO! I fenomeni di disintermediazione già riportati da Bankitalia vedranno la nascita di miriadi di contratti derivati non quotati (OTC) primi fra tutti i CFD.
Borsa Italiana subirà un drastico calo degli scambi, smetterà di fornire il gettito semestrale di ben 50 milioni di euro allo Stato e licenzierà decine di dipendenti, come del resto faranno banche e sim, e tantissime altre attivita’ correlate.
ANCORA UNA VOLTA L’ITALIA SI DISTINGUE PER ESSERE UN PAESE AUTOLESIONISTA FINO ALL’INVEROSIMILE!

•Applicare la tassa alla più ampia base imponibile includendo tutti gli strumenti derivati Il mercato dei derivati non regolamentati (OTC) in Italia è passato, tra il 2000 e il 2009, da 1.400 a oltre 10.000 miliardi di dollari. Una crescita del 642% in un decennio. Nello stesso periodo il PIL è aumentato del 26%. A cosa è dovuta questa crescita abnorme? Tutte operazioni di copertura di un rischio o lo sviluppo di un gigantesco mercato speculativo? E’ possibile costruire meccanismi che differenzino il trattamento di derivati usati per copertura assicurativa e derivati comprati e venduti per movente puramente speculativo. Nel primo caso il derivato non è “nudo”:c’è un’operazione su un’attivit{ sottostante e il derivato ne assicura il rischio. Inoltre la posizione è tenuta in portafoglio per molto tempo ed aggiustata solo a scadenze non particolarmente frequenti. Nel caso invece di “giocatori fai da te” o di operazioni speculative realizzate da operatori istituzionali queste operazioni
sono di solito aperte e chiuse in brevi lassi di tempo. E’ possibile costruire sistemi di tassazione differenziata che tengano conto della durata della posizione aperta e della presenza o meno di sottostante.

FALSO! I derivati sono sottoscritti da imprese e poi ribaltati nel sistema bancario come nel sistema delle riassicurazioni. Pensiamo a che ricaduta avrebbe una tassa del genere su imprese e privati! Se un cittadino compra casa e fissa il tasso con un derivato IRS Swap, la sua banca si coprirà sul mercato a sua volta con un altro IRS Swap ed a fronte di un mutuo di 200.000 euro ad esempio avremo derivati per 600.000 se gli intermediari che cedono rischio sono solo 3. Si può dire che il derivato in oggetto è di carta? Senza derivati non si possono coprire i rischi e senza mercato liquido gli operatori andranno all'estero a coprire i loro rischi determinando una fuga di capitali!

SI DEVONO LIMITARE LE DISTORSIONI DI UN MERCATO, NON UCCIDERE IL MERCATO STESSO. SI PENSI SOLO AL GETTITO DERIVANTE DALL’IRES CHE GLI ISTITUZIONALI PAGANO ALLO STATO GRAZIE AI PROFITTI SUI DERIVATI. UNA SOMMA CHE, DA SOLA FAREBBE CAPIRE A CHIUNQUE CHE LA TOBIN TAX E’ ASSOLUTAMENTE UNA IDEA DEMAGOGICA E POPULISTA.
RENDETEVI CONTO DEGLI EFFETTI DEVASTANTI SUL PIL E DI CONSEGUENZA DELL’INUTILITA’ DELL’EVENTUALE MILIARDO (ASSOLUTAMENTE IPOTETICO E IRREALISTICO) RECUPERATO CON LA TOBIN TAX RISPETTO ALLE TASSE PAGATE OGGI DAGLI ISTITUZIONALI.

•Contrastare il fenomeno del layering Significa disincentivare le distorsioni che provocano sul mercato quegli operatori che lanciano una grande quantità di ordini che poi non eseguono solo per indirizzare nel senso voluto le scelte degli altri operatori. E’ possibile farlo tassando di più chi ha un rapporto troppo elevato tra ordini impostati e ordini eseguiti.

FALSO! Non è con le tasse che si regolamenta il mercato. Il mercato è un termometro, un conto è regolarlo ma la tobin tax non lo regola: lo distruggerebbe. Potremo forse dire che avendo rotto il mercato si saranno risolti tutti i problemi?

•Destinare il gettito al welfare, alla cooperazione allo sviluppo e all’emergenza climatica Ridistribuire le risorse a coloro che in Italia e nel mondo stanno soffrendo in maniera più drammatica gli effetti di una crisi di cui non hanno alcuna responsabilità diretta è una misura di giustizia sociale che non può essere disattesa.

FALSO E UTOPICO! Non ci sarà nessun gettito ed anzi il gettito reale sarà negativo! L’associazione IFMAdvisor è l’unica in Italia che, con numeri concreti alla mano, attraverso simulazioni fatte con diversi Istituti finanziari, ha prospettato diversi scenari possibili nel caso di applicazione di questa legge populista e demagogica. Ed appare quanto meno singolare che si insista a sostenere la tassa senza alcuna cognizione dei numeri e degli scenari concreti possibili, ma solo per manipolare in modo assolutamente strumentale l’opinione pubblica. Non si considera infatti il possibile aumento della disoccupazione (stimati in oltre 25 mila con l’indotto). Aumenteranno gli esodati ed il gettito IRES IRAP di banche sim ed operatori crollerà. Chi risarcirà questi nuovi disperati, che andranno a fare concorrenza a quelli che gia’ inondano gli uffici di collocamento ? I paladini demagoghi del populismo?

L’IGNORANZA DI CHI NON CONOSCE I MERCATI APPARE PROPRIO SENZA CONFINI

Il Presidente IFMADVISOR              Il Vice Presidente IFMADVISOR
Antonio Carnevale                            Biagio Milano

Prove tecniche di salvare capra e cavoli (finanza ed entrate).

Siamo all'epilogo e le argomentazioni avanzate con grande tenacia da IFMAdvisor sembra abbiano aperto una breccia nel palazzo. Negli uffici del ministero si cerca di seguire il modello francese ma c'è il vincolo di 1.000.000.000 euro inseriti nella legge di stabilità.
Rimane la possibilità di costrurire la cifra attraverso artifici contabili ma di questi tempi sarà difficile.
La uscite demagogiche si spreacano, dopo il paladino Boccia arriva anche il grande avvocato Paniz evidentemente vogliono mantenere il loro posto a palazzo.
La coperta è molto corta e sembra che le forze in campo siano nettamente sbilanciate verso il populismo demagogico ma gli effetti di qualche svista sono potenzialmente disastrosi e speriamo che al ministero riescano a difendere la ragione.

L'avvocato Paniz disserta sulla Tobin Tax

Nella sua onorata carriera parlamentare si è sempre premurato di difendere la categoria degli avvocati ed i compensi dei parlamentari, che a suo avviso, sono appena sufficienti per campare.
Era convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak e adesso parla della Tobin Tax italiana in termini assolutamente deliranti, evidentemente i suoi capitali sono ben al sicuro o forse non sirende neanche conto che potrebbe essere oggetto diretto anche lui.
Il nostro onorevole avvocato è uno che porta la borsa delle ricevute dal commercialista e poi si limita a firmare l'F24.
Parla di tasse senza avere cognizioni numeriche.
D'altra parte uno che fatica ad arrivare a fine mese con 16.000 euro non dovrebbe avere voce in capitoli economico fiscali.
Farebbe meno danni a parlar di calcio ... o a tornare all'attività forense.

Poche parole, ma molto chiare, sulla tobin tax italiana

"Invito i legislatori italiani a pensare all'impatto della Tobin Tax perché allontanerà il business dall'Italia e colpirà i risparmiatori e le emittenti. Non è una tassa infatti sulla finanza e sulle banche, questa è la versione populista di questa imposta. Se sarà implementata in Italia sarà un grosso sbaglio e costerà migliaia di posti di lavoro, l'abbiamo visto in Svezia nel 1994".
A parlare è Xavier Rolet AD London Stock Exchange.
Non credo che Rolet abbia grossi interessi a fare queste affermazioni, probabilmente le sue preoccupazioni sono dovute ad una possibile diffusione di queste correnti populiste in Europa.
Pensateci bene signori che abitate pro-tempore i palazzi romani.

Un equilibrio difficile da ritrovare

Le primarie del PD ci offrono una sfilza di numeri su cui riflettere. Chissà perchè quando hanno bisogno di voti i politici sono così chiari e precisi e poi in parlamento tutto si perde nella palude.
Se si vuole fermare qualcosa si crea una bella commissione o ancora più facile si superano i termini di scadenza.
Ormai sul baratro ci stiamo da un bel pò e l'equilibrio è sempre più critico. L'effetto Monti ha dato un pò di respiro ma non è riuscito ad incidere sulla spending review come ci si aspettava. Il tempo è in scadenza e la maggior parte dei parlamentari sono in cerca di occupazione/pensionamento perchè sanno che non saranno ricandidati. Difficile pensare che abbiano ancora un briciolo di attenzione da dedicare al paese.
L'ammucchiata di normative in attesa di approvazione richiederebbero tempo/dedizione/competenza che non sono a disposizione.
Che Dio ce la mandi buona ...

martedì 27 novembre 2012

Niente di nuovo dal fronte parlamentatre

Il taglio delle province, le pressioni di comuni e regioni contro i tagli, la delega fiscale, la legge di stabilità, la legge elettorale ... il tutto condito da migliaia di emendamenti.
Come faranno i nostri politici a concludere tutto entro la fine della legislatura?
Semplice: procrastinando tutto o quasi e confezionando un gran calderone che passerà con la fiducia.

Dentro ci sarà anche la TTF? Dipende. Se troveranno il tempo di discuterla/riscriverla/valutarla.

Il tutto più veloci della luce.

Poi arriva la bomba sanità, Monti ne mette in dubbio la sostenibilità. Ma ne avevamo veramente bisogno? Non c'è già abbastanza pressione? Qual'è il motivo di un'affermazione così letale?


Forse lo capiremo o forse no.

Ormai siamo al capolinea, entro la fine della settimana avremo le prime risposte ...

O forse no ...

Un libricino da leggere ...

Tratto da dagospia: Si salvi chi può.

Un interessante resoconto dettagliato di come la Bancapolitica governa il paese.





Il giorno della verità

Oggi probabilmente si deciderà se l'Italia potrà ambire ad un mercato finanziario liberale e internazionale oppure verrà relegata ad una posizione periferica da paese di frontiera.
Sembra quasi paradossale ma un disegno di legge così importante e decisivo deve essere concluso in poche ore insieme a centinaia di altri.
Prendendo in considerazione il continuo rifiuto della politica ad agire attraverso tagli di spesa: finanziamento ai partiti, vitalizi, riduzione parlamentari ... solo per citarne alcuni ... stranamente il dibattito si arena ...
Adesso che affrontiamo un argomento dove gli aspetti demagogici e populisti sono di gran lunga dominanti, perchè è inutile negarlo, se si distrugge la finanza il saldo fiscale netto è molto negativo senza parlare delle ulteriori conseguenze indirette. Tutto deve essere risolto in brevissimo tempo.
L'onorevole Francesco Boccia adesso si focalizza sull'accesso al finanziamento per le aziende dicendo che le Banche devono essere più "disponibili".
Ma come si può dire una cosa simile se attraverso la TTF si giunge all'effetto contrario? Se si colpisce la finanza le Banche sono le più esposte, di conseguenza è a rischio la loro patrimonializzazione che serve da garanzia ai finanziamenti.
Come se dicesse ad un fornitore di acqua: devi aumentare la portata ma nel contempo ridurre la sezione dei tubi ...
Ma in un momento di siccità le azioni da intraprendere dovrebbero essere ben altre ...

lunedì 26 novembre 2012

Tobin, gravissima la marcia indietro tedesca

COMUNICATO STAMPA INTEGRALE IFMADVISOR

Tobin, gravissima la marcia indietro tedesca

Milano, 24 novembre 2012.

Ha avuto vasta eco l'inatteso passo indietro della Germania sulla Tobin Tax, nei giorni scorsi al centro della discussione politica italiana nell'ambito del DDL di stabilità 2013 e che IFMAdvisor continua a ritenere causa di potenziali ripercussioni negative per il mercato finanziario italiano.

Infatti, il Ministro delle Finanze tedesco Schauble, secondo il settimanale Wirtschaftswoche, non intenderebbe iscrivere in bilancio gettiti provenienti da questa imposta prima del 2016.

Questa dichiarazione, a meno di smentite ufficiali, rischia di essere una pietra tombale della Germania sulla Tobin Tax poiché, con i fatti, un suo ministro nega quella cooperazione rafforzata raggiunta con tanta fatica, che è conditio sine qua non per l'introduzione della tassa stessa.

E, a conferma che sono ben altri i temi realmente in gioco nella UE, questa dichiarazione fa il paio con la totale assenza del tema Tobin Tax nell’attualissimo dibattito sul bilancio europeo, sul quale è evidente la difficoltà di trovare un accordo.

A questo punto c'è il forte rischio che l’Italia, causa una forte componente di populismo legata al clima pre-elettorale, sia l’unico paese al mondo ad istituire una Tobin Tax così “invasiva”; anche in Francia, ad esempio, dove la tassa è già presente, ci sono ampie aree di esclusione che la rendono de facto non devastante per il settore finanziario.

Oltre alla Germania che prende le distanze dalla Tobin Tax, è bene ricordare che gli Stati Uniti e l'Inghilterra, cioè le due più importanti piazze finanziarie mondiali, non la introdurranno mai rendendola di fatto una tassa inefficace e foriera di rischio delocalizzazione del settore finanziario per i Paesi che la applicano (vedi l’esperienza negativa in Svezia).

Se verrà introdotta la Tobin Tax solo in Italia, a chi regaleremo il nostro settore finanziario con i sui posti di lavoro e il suo gettito fiscale?

Fin dal principio IFMAdvisor ha segnalato a tutte le istituzioni i suoi gravi timori di rischio destabilizzazione del sistema economico finanziario italiano se la tassa verrà introdotta e tali dubbi, dopo la notizia di oggi, diventano ancora più forti.

IFMAdvisor ribadisce con forza che prima di introdurre una Tobin Tax è doveroso attendere le decisioni in sede di UE, evitando ad ogni costo qualsiasi anticipazione, poiché si incorrerebbe nel rischio di esporre il nostro Paese ad accadimenti irreversibili, specie sul fronte economico ed occupazionale, che la nostra situazione congiunturale impone di evitare.


Ufficio Stampa IFMAdvisor

IFMAdvisor – Italian Financial Market Advisor

Associazione di trader e consulenti sui mercati finanziari

Il masochismo tutto italiano.

Guardacaso i tedeschi sembrano poco propensi a sperimentare la Tobin Tax. Sarà per gli effetti del'applicazione francese piuttosto che le vicissitudini italiche.
Non credo che il dibattito emerso nel nostro paese sia rimasto inosservato.
Resta il fatto che intanto la vogliono rinviare almeno al 2016 ...

Gli idealisti sbandierano la TTF come Nobel la sua dinamite:
" La mia dinamite sarà più efficace di qualsiasi accordo internazionale per la pace. Non appena gli uomini si renderanno conto che si potranno distruggere interi eserciti in un solo istante, rinunceranno alla guerra."
A.B. Nobel

Abbiamo visto purtroppo che non solo l'effetto deterrente non ha avuto effetto ma la ricerca scentifica ha realizzato armi molto più potenti sfruttando spesso l'alibi del deterrente.

Speriamo almeno che questa fuga in avanti italiana possa venir frenata dal buonsenso.
Ormai chi sa fare 2 + 2 può capire che le entrate "teoriche" rischiano di essere di gran lunga inferiori alle "potenziali perdite", ripetutamente evidenziate in questo blog. Se poi andiamo a considerare l'attuale conguntura, l'uscita dalla crisi è ancora un miraggio, possiamo capire che qualunque ulteriore balzello non è altro che un ulteriore freno alla crescita.

Riuscirà questa volta la politica a fare un passo indietro a favore del realismo e della concretezza mettendo da parte la demagogia populista? L'assist tedesco è arrivato appena in tempo, vedremo se il coraggio riuscirà a battere l'ipocrisia.


sabato 24 novembre 2012

Grazie amici IMFAdvisor.


Grazie a queste persone:
Alessandro Aldrovandi, Luca Barillaro, Saverio Berlinzani, Davide Biocchi, Antonio Carnevale, Giovanni Cuniberti, Pietro Di Lorenzo, Guido Gennaccari, Giovanni Lapidari, Antonio Lengua, Enrico Malverti, Biagio Milano, Antonio Landolfi, Edoardo Liuni, Paolo Serafini, Giuseppe Minnicelli, Giancarlo Dall'Aglio, Francesco Amoriello.

Probabilmente l'Italia avrà modo di adottare un Tassa sulle Transazioni Finanziarie che potrebbe diventare il modello di riferimento per l'Europa.
Persone che che hanno deciso di reagire positivamente e costruttivamente per trovare una soluzione, non indolore, che però permetta a chi vive di trading di continuare l'attività in Italia.
Grazie ancora di cuore.

Mi permetto di allegare la foto dei quattro "alfieri " che hanno portato la loro voce nella Capitale












Da sinistra: Biagio Milano, Antonio Carnevale, Edoardo Luini, Saverio Berlinzani.



venerdì 23 novembre 2012

Uno spiraglio di luce.


Grazie all'associazione Italian Financial Market Advisor si apre uno spiraglio al fine di trovare il giusto compromesso fra necessità di entrate fiscali ed esigenze degli operatori.

Alcuni soci fondatori dell'IFMA: Antonio Carnevale, Biagio Milano, Edoardo Liuni e Saverio Berlinzani; hanno incontrato l'Onorevole Boccia del Partito Democratico, uno dei più importanti sostenitori della Tobin Tax nonché Coordinatore Economico del Partito Democratico.
L'incontro si è svolto in un clima di cordialità e cooperazione. L'onorevole Boccia ha spiegato le ragioni di una tobin tax che faccia pagare poco, ma tutti, senza voler alterare il buon funzionamento del mercato e auspicando la non destabilizzazione dello stesso  per evitare una fuga di capitali che sarebbe estremamente dannosa per il paese. I rappresentanti IFMADVISOR hanno ottenuto una promessa di incontro futuro per la rimodulazione delle aliquote, che allo stato attuale, andrebbero a penalizzare fortemente il mercato finanziario italiano con ricadute significative sul gettito. 
Successivamente gli stessi hanno incontrato i Senatori Lannutti e Musi, i quali hanno apprezzato la proposta IFMADVISOR, ribadendo la propria volontà di studiare un emendamento che tenga conto della proposta comprendendo però l'esclusione delle persone fisiche residenti dall'applicazione della norma. 
Infine in serata, i rappresentanti sono stati ricevuti al Ministero del Tesoro dalla Dott.ssa Masi , assistente del Sottosegretario Ceriani, dal Dott Ricotta e  dal Dott. Carotenuto di Bankitalia, i quali hanno manifestato interesse per la proposta presentata dall'Associazione, entrando nel dettaglio dei numeri e delle aliquote proposte. 
L'Associazione Ifmadvisor, per voce del suo presidente, Antonio Carnevale, ringrazia gli esponenti politici e del Ministero per aver reso possibili questi incontri e auspica una sempre maggiore collaborazione con i rappresentanti delle Istituzioni, per poter offrire il proprio contributo all'analisi di un tema cosi' delicato come quello della Tobin Tax.
  
Da Ufficio Stampa IFMADVISOR

Scontro di poteri forti.

C'è grande fermento sulla TTF e non si riesce a capire chi riuscirà a spuntarla. Come ho già affermato non provo particolare simpatia per le banche ma in questo caso spero proprio la spuntino. Ad inizio settimana sembrava che il Governo avesse accolto le richieste avanzate dall'Abi ma il bliz alla camera di ieri ha scompigliato le carte.
Come spesso accade quando si parla di simulazioni di gettito la componente aleatoria è molto alta in quanto nel momento stesso in cui viene introdotta l'imposta ... si cerca la soluzione meno penalizzante. Quindi tutti i numeri rimangono in attesa di conferma.
Il peso dell'intervento Abi fa capire quanto la TTF sia preoccupante. Se pensiamo a tutte le azioni intraprese dalla Bce piuttosto che dalla Fed e dalle altre banche centrali per salvare le banche in difficoltà possiamo capire quanto fragile sia ancora il sistema.
Ribadisco il concetto, non giustifico l'operato dei banchieri ma purtroppo l'alternativa sarebbe meno auspicabile. La soluzione deve essere trovata attraverso un maggior controllo sugli istituti piuttosto che attraverso balzelli dai dubbi effetti.
Come dice spesso Ottavio Missoni: la vecchiaia è una brutta cosa ... ma l'alternativa è peggiore.

giovedì 22 novembre 2012

Tutti con Lanutti

Dopo l'allucinante bliz di Boccia alla Camera non ci rimane che il Senatore Elio Lanutti. Ma com'è possibile che il Presidente dell'Adusbef si sia scherato a difesa degli squali di borsa?
Perchè forse è uno dei pochi a conoscere in modo approfondito la materia e a capire quali possono essere gli effetti sui consumatori. Si proprio quelli che dovrebbero beneficiare della Tobin tax (TTF) ne sarebbero fra i più colpiti. Sembra un paradosso ma Lanutti rimane l'ultimo baluardo di un Paese che rischia un'altra spinta verso il baratro.

Senza parole

Su questo comunicato Ansa:"Governo battuto quasi all'unanimità nell'Aula della Camera su un ordine del giorno del Pd alla legge di stabilita' relativo alla tobin tax. Il testo, di cui primo firmatario e' Francesco Boccia, e' passato con 433 si', 6 no e otto astenuti malgrado il parere contrario dell'Esecutivo."Non mi sento di esprimere alcun commento. Non credo ci possano essere margini di dialogo in un simile contesto.La demagogia il populismo e l'ignoranza stanno distruggendo questo Paese. Chi cerca di reagire presentando argomentazioni concrete seppur complesse, non viene nemmeno preso in considerazione.Non posso accettarlo passivamente. Non so ancora come ma di sicuro troverò una soluzione. Magari estrema come l'espatrio. Devo ammettere che questo mi dà tanta tanta amarezza ma ho fatto e sto facendo il possibile non solo per me ...



L'insostenibile peso della demagogia

Il PD per voce di Boccia indossa le vesti di Davide che vuole abbattere l'egemonia bancaria. Premetto che che le banche  per come la vedo io sono delle associazioni a delinquere legalizzate che dovrebbero essere regolamentate. I banchieri sono strapagati e ne combinano di tutti i colori. Ma purtroppo sono anche una necessità. Con la TTF allo 0,05% indistinta si finisce per tagliare la mano destra ai piccoli operatori economici e la punta del mignolo della mano sinistra dei banchieri.
Se questa è una redistribuzione equa ...
Se poi il denaro drenato viene utilizzato dai politici come vediamo ogni giorno ... preferisco non aggiungere altro.
La struttura pubblica nel suo complesso è come un grande obeso che rifiuta ogni dieta ed ha un appetito insaziabile. Continua a dichiarare di essere a dieta ma la bilancia lo smentisce di continuo. E' sordo a tutto e tutti.
La fiscalità è già troppo alta e come diceva Einaudi deve essere utilizzata con grande parsimonia in quanto gli effetti diretti sono incerti ma quelli indiretti lo sono ancor di più.
Abbiamo bisogno di riforme e strutturali ma soprattutto di semplificare una abnorme macchina burocratica che ogni giorno si ingigantisce.
Tutto quello che va verso un ulteriore complessità burocratica, a prescindere dalle intenzioni, è negativo.
Se il numero di aziende in sofferenza aumenta ogni giorno ... qualche politico potrebbe fare un esame di coscienza ...
Scusate l'eresia ... la coscienza è una cosa seria ...
Per fare in modo che la dieta funzioni ... si deve incominciare ... e non è mai troppo tardi.

mercoledì 21 novembre 2012

La tenace insistenza di Boccia

 Il Pd insiste sulla sua posizione, cioe' pagare poco ma pagare tutti per redistribuire meglio. E' una posizione che va incontro all'interesse collettivo: a noi non interessa tutelare la finanza speculativa che non contribuisce ad arricchire il paese.
Il termine "poco" letto in queste righe sembra sacrosanto ma si continua a parlare in astratto senza fare esempi concreti.
Noi piccoli trader siamo considerati un "male da estirpare" ma tutto sommato paghiamo un'imposta del 20% su tutti i nostri guadagni, senza esenzioni per gli importi più bassi ... Siamo soggetti a tutte le imposte indirette quindi forse qualche piccolo valore aggiunto lo portiamo.
Se un broker si accontenta di 1 punto (0,01) o meno sulle transazioni e lo Stato ne vuole 5 (0,05) scusate ma non mi sembra una piccola imposta.
Se poi andiamo a considerare i derivati legati all'economia reale tutto diventa più evidente.
Se devo acquistare del grano per fare il pane o la pasta, non posso cambiare il prezzo di vendita ogni giorno. Devo stabilizzare il prezzo. Non voglio entrare nel particolare ma spesso necessito di una struttura complessa formata da più strumenti. Devo seguire e modificare la mia copertura con cadenza mensile. Semplificando al massimo uno strumento di copertura acquistato e venduto mi costa lo 0,1% mensile quindi sono da qui ho un aumento dell'1,2% annuo. Non è assolutamente poco, è tantissimo pechè ricade su tutta la filiera.
Finiamola  di sbandierare "tasse facili" e concentriamoci una buona volta sui tagli di spesa ...

TTF: verso un modello europeo

Radiocor ha anticipato che domani ci sarà l'epilogo per la TTF. Assosim e Abi cercano di puntare su una soluzione europea di stampo francese non troppo penalizzante ma soprattutto la più omogenea possibile a livello continentale.
Rimane il problema del gettito che probabilmente non sarà il miliardo atteso. La proposta IFMA rimane la più completa ed articolata ma risulta complessa e originale.
Stavolta probabilmente a bocce ferme il saldo dovrebbe restare attivo e non creare gli effetti catastrofici della proposta iniziale.
Speriamo che il buonsenso prevalga sulla demagogia e sulla difesa di posizioni "personali".
"Pecunia non olet". Di questi tempi prima di creare delle barriere o dei vincoli ai flussi finanziari è il caso di pensarci molto bene.

martedì 20 novembre 2012

E rieccolo

L'onorevole Boccia in attesa di sangue non ha ancora trovato modo di esprimersi alla Camera. In conmpenso continua a farneticare.
Tratto da radiocor.
Boccia conclude l'ennesimo comunicato affermando che "il rischio richiamato dal Financial Times di uno spostamento definitivo della Borsa a Londra, favorendo i 'dark pools' sulle azioni italiane finalmente incanalate dopo tanti sforzi sul mercato liquido come Borsa Italiana e' oggettivo e va scongiurato".
Ma come vuole scongiurare questo "rischio"? Capisco che in parlamento vivono di parole ma se le aziende trasferiscono impianti di produzione all'estero dove c'è una maggior flessibilità e non solo meno tasse. Come si può disincentivare la fuga di capitali?
Con più realtà e meno demagogia. I flussi di capitali non sono buoni o cattivi, è liquidità che affluisce. Se le banche centrali continuano ad alimentare la massa monetaria ci sarà un motivo.
E il denaro è come un fiume se trova un ostacolo anche piccolo ha due opzioni: devia o lo travolge.
Se gli effetti delle proposte del nostro Onorevole non fossero così devastanti, si poterbbe sorridere per quanta incoerenza sia insita nelle sue affermazioni.
Ma l'Italia prosegue la sua agonia e non si intravede niente di buono all'orizzonte. Io ho iniziato a lavorare a 16 anni ed ho conseguito il diploma e la laurea lavorando, non avrei mai pensato di diventare il bersaglio di un gruppo di demagoghi che vogliono distruggere la finanza in questo paese.
Se uno afferma: "Per quanto ci riguarda la tassazione deve riguardare tutti i soggetti: dagli operatori esteri (pena la nullita' del contratto) agli high frequency traders, agli stessi traders on line che, come e' noto, sono tra i principali speculatori su Borsa Italiana" ... è chiaro il suo intento.
E' naturale che chi porta a casa la pagnotta con un conto da 10/20.000 euro è un bieco speculatore e come tale deve essere schiacciato inesorabilmente.
Ma che bel Paese ...

giovedì 15 novembre 2012

L'attesa continua

La legge di stabilità uscita dalla commissione non ha toccato la TTF, tutto è stato mandato alle camere per il voto di martedì prossimo.
Alle camere dove la maggior parte dei membri non ha la più pallida idea di cosa sia, ne quali possano essere gli effetti dell'applicazione.
Dicono che ogni cittadino ha il governo che si merita. Grazie ma mai  avrei pensato che la mia vita fosse nelle mani di simili inetti.
Se non arriva un miracolo, il prossimo anno un gran numero di piccoli risparmiatori e traders che vivevano di trading o integravano i loro redditi, si ritroveranno senza possibità di arrivare a fine mese. Quale sarà l'alternativa? Per il momento preferisco non pensarci.
Se uno si alza ogni mattina: accende il PC, segue le notizie, analizza i grafici, cerca di guadagnare 20/30 euro ad operazione viene considerato alla stregua dei banchieri di Wall Street. Un cancro da estirpare. Sì perchè la speculazione è la grande responsabile di tutti i mali.
Non è che i politici di turno hanno trovato l'ennesia soluzione populista per sviare qualche piccola responsabilità?
Di sicuro posso dire che l'Italia mi sta sempre più stetta ma anche il resto dell'Unione Europea non è molto meglio.
Ma evidentemente c'è un problema di sovrapopolazione in tutto il continente, un pò come nelle carceri, e qundi si stanno inventando il modo per convincere il maggior nomero di persone ad andaresene.
Però ... proprio bravi ...




Come siamo arrivati a questo punto.

Possibile che ci sia una una manovra cosciente ed articolata per portare allo sfascio il nostro Paese insieme a Grecia, Spagna, Portogallo e chissà quale altro?
Sembrerebbe proprio di sì.
L'Europa si è data delle regole molto rigide per un motivo ben preciso la mancanza di fiducia nei governi dei singoli Stati ed in particolare di quelli mediterranei. Si è deciso di portare avanti l'unione ma con il guinzaglio a strozzo. All'inizio nessuno ci ha fatto troppo caso e come previsto il club med ha approfittato dei vantaggi di appartenere all'unione per vivere da cicale. Tutto questo si è verificato perchè inizialmente non si è pensato che qualche paese poteva anche truccare i bilanci ... o forse non si è pensato che un paese che rappresentava il 2% del Pil (la Grecia) avrebbe minato tutta questa struttura che sempre più assume i connotati si un castello di carte.
Un insieme di Paesi con alcune regole comuni e altre no, con delle regole molto rigide per alcuni e meno per altri. Con alcuni Stati che hanno abbracciato una moneta comune ma senza una Banca Centrale realmente indipendente ed altri che non ci pensano proprio.
Visto da dentro sembra un casino ma visto da fuori ancora di più.
Riusciremo mai a svolgere questa matassa che di giorno in giorno diventa più aggrovigliata?
Il problema fondamentale è sempre lo stesso: la politica.
In tutto questo pantano la maggior pare di questi personaggi politici sguazza beatamente. Nessuno vuole lasciare la stanza del potere, grande o piccola che sia.
Eppure abbiamo un esempio molto chiaro di come si potrebbe trovare una soluzione: il Giappone.
Il paese più indebitato al mondo che però ha un tasso di disoccupazione del 4,2% e un reddito pro capite fra i più elevati ma loro hanno una politica economica sbagliata, il nucleare, lavorano troppo ...
Il Giappone è tanto lontano e poi non hanno mai pensato di applicare una Tobin Tax.
Meglio continuare con il rigore germanico ... tanto nel lungo periodo ... saremo tutti morti.

mercoledì 14 novembre 2012

Emendamenti alla TTF

Ho letto buona parte degli emendamenti presentati per modificare la TTF. Non li riporto in quanto ne sono rimasto basito. Ci sono personaggi che mettono letteralmente i numeri a caso: 0,125 - 0,09 ... come fossero numeri del lotto. Stanno giocando con la vita di tutti. Sì proprio con la vita. Voglio vedere come va a finire se  riescono a far saltare tutto il sistema finanziario in Italia perché questi sono gli effetti di questa follia legislativa.
Cominciamo dai posti di lavoro tanto cari "a parole" ai nostri governanti.
Non ci sono stime realistiche ma se riduciamo perdiamo alcune grosse banche d'affari e le aziende si ritrovano ulteriormente ridotto l'accesso al credito quanti posti posti di lavoro perderemo? Probabilmente decine di migliaia.
E dobbiamo anche considerare che i "pochi facoltosi" che che legittimamente decideranno di espatriare porteranno via un sacco di soldi, come è successo in Francia.
Chi rimane per scelta o per necessità si accollerà ulteriori oneri: inflazione, credit crunch ...
Insomma la cura di rigore continua speriamo che il paziente riesca a sopportare gli effetti collaterali.

Purtroppo la maggior parte delle persone sono giustamente indignate con le Banche in quanto offrono ponti d'oro a chi ha disponibilità, o dimostra artificiosamente di averne, e sbatte la porta in faccia a chi ha bisogno di aiuto.

Ci potrebbero essere delle soluzioni? Di sicuro sì. Ma devono essere affrontate in maniera strutturale. E' troppo facile affermare: "Con la TTF colpiamo la speculazione". Quando in realtà è esattamente l'opposto.

Ma dire la verità è complesso, faticoso e impopolare. Meglio, molto meglio continuare con le balle.

Estrapolando un concetto marxista il populismo si sostituisce alla religione e diventa l'oppio dei popoli.

lunedì 12 novembre 2012

La grecia ha bisogno di 32 miliardi di euro.

 Servono altri 32 miliardi per la Grecia. Ma stranamente questi soldi non sono dovuti al mancato rispetto dei tagli di spesa ma da fatto che il pil è sceso più di quanto stimato. Ma tu guarda hanno sbagliato le previsioni ... chi l'avrebbe detto. Ma noi non staimo facendo la stessa cosa?
Come è stato analizzato da Nurske il circolo vizioso della povertà non può essere affrontato attraverso scelte recessive in quato questa soluzione alimenta la povertà. Ma evidentemente il miope indirizzo politico europeo (pangermanico) ha bisogno di unteriori prove.
Temo che arriveranno molto presto. E la la tassa sulle transazioni finanziarie può essere di grande aiuto per far uscire ulteriore ricchezza dall'Europa.

Aspetti positivi della Tassa sulle Transazioni Finanziarie

La maggior parte dei commenti positivi sulla Tassa sulle Transazioni Finanziarie (così viene definita la Tobin Tax Italiana) si concentrano sulla diminuzione degli scambi e dei volumi. In particolare nei confronti degli HFT (Higth Frequency Trading). Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché una diminuzione dei volumi dovrebbe essere positiva.
Facciamo un esempio. Io possiedo un titolo o un derivato e voglio venderlo. Se sul mercato ci sono volumi adeguati è molto facile, in caso contrario sono costretto a svenderlo cioè devo accettare il prezzo che mi viene offerto.
Se la stessa cosa la deve fare un fondo pensioni si potrebbe trovare nella situazione di dover liquidare tante spezzature ... mettiamo che debba vendere un titolo bancario a caso .... quanto potrebbe incidere sulla quotazione? Diciamo che una sospensione per eccesso di ribasso non sarebbe da escludersi ...
Non è che il nostro mercato sia il più liquido del mondo già oggi ...
Questo è l'esempio di un'obbligazione quotata sul MOT. Non è che ci sia tutta questa frenesia di scambi. Se vogliamo che questo diventi il futuro di tutta l'intermediazione in Italia andiamo avanti così. Pensiamoci prima di fare delle affermazioni a caso.


domenica 11 novembre 2012

Un piccolo passo indietro ...

Tobin tax solo sui derivati ... Evidentemente hanno analizzato un pò meglio i numeri e stanno cercando di salvare le banche. E meno male, il credit crunch (riduzione dei finanziamenti) è già abbastanza pesante. Inoltre forse si sono accorti che tassando i derivati oltre all'imposizione diretta aumentano tutte le entrate le gate all'iva sui prodotti realizzati dalle aziende che ulilizzano i derivati stessi.
Questi aumenti andranno a ricadere su:
1 - Combustibili. Se devo coprirmi dall'oscillazione del prezzo del petrolio vado ad aumetare il prezzo alla pompa. Idem per il biocombustibile in quanto la copertura sui cereali o altri prodotti necessari per la produzione necessitano di un'assicurazione di copertura dalle oscillazioni di prezzo.
2 - Pane e pasta. proprio così perchè anche i produttori di questi alimenti devono assicurarsi sulle variazioni di prezzo delle materie prime.
3 - Gran parte dei prodotti provenienti da fuori Unione Europea (in particolare fuori dall'euroarea). Perchè necessitano di una copertura sul tasso di cambio.

Mi fermo qui perchè si potrebbe andare avanti all'infinito.

Di fatto quando ci chederemo perchè l'inflazione tenderà ad aumentare e "qualcuno" ci risponderà che la cosa dipende dalla congiuntura  piuttosto che dall'Opec ... capiremo una volta di più che ci prenderanno in giro.

Ma come sempre accade qualcuno ci guadagnerà  anche da questa situazione. Ad esempio chi ha acquistato i Btp Italia,  titoli che pagano una cedola a tasso fisso su di un capitale che si rivaluta di anno in anno in base all'inflazione.

Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd, continua ad affermare che la tobin tax colpirà solo la speculazione e non il risparmio.
Ma non mi sembra che mangiare, andare in automobile, riscaldare casa e acquistare prodotti di importazione sia una prerogativa degli speculatori brutti sporci e cattivi. Ma forse mi sbaglio.


sabato 10 novembre 2012

Tutto quello che andrebbe detto sulla Tobin Tax.

Nel 1972 James Tobin introdusse la possibilità di tassare tutte le transazioni sui mercato valutari al fine di stabilizzare i flussi e produrre un consistente gettito fiscale che idealmente avrebbe potuto essere adoperato a fini redistributivi. Tobin quantificava l’importo fra lo 0,05 e l’1% ed alcuni studi sostengono che con una tassazione dello 0,1% applicata su tutte le transazioni si potrebbe ottenere un reddito minimo di cittadinanza (il fatto stesso di risiedere in uno Stato darebbe diritto ad un reddito) di 500 euro a persona in tutto il Mondo.

Sembrerebbe fantasioso ma teoricamente è sostenibile. Tobin è pur sempre un Nobel per l’economia, non proprio un qualunque propagandista.
Si tratta di una vera e propria tassa “democratica” che spesso viene presentata come la soluzione di tutti i mali.

Ma se fosse così, perché è così difficile applicarla? Una fonte di reddito disponibile per tutti potrebbe aumentare esponenzialmente i consumi e farci godere una fase di crescita e sviluppo senza eguali.
Troppo bello per essere vero? Proprio così!
Il “Belpaese” non è più così gradevole … Siamo arrivati al capolinea e i professori continuano a correggere freddamente il bilanci e a spostare una coperta che di giorno in giorno diventa più corta. Senza considerare che ogni taglio di spesa e ogni balzello colpiscono una o più persone. E’ molto facile mettere i numeri su un foglio di carta senza guardare in faccia chi perde il posto di lavoro o chi si ritrova l'assegno previdenziale decurtato.
Il rigore è rigore ma non vale per tutti, più si è vicini al “palazzo” e meno si è colpiti dalla scure.
L’esempio più recente riguarda la tassazione sulle unità da diporto, che è stato l’ennesimo caso di come un clamoroso errore di calcolo “populista” abbia quasi distrutto un settore che prima dell’introduzione del balzello dava lavoro ad un considerevole numero di persone.
Il governo ha dovuto ammettere la débacle per voce del sottosegretario all’economia Vieri Ceriani il 20 settembre 2012 in un question time alla camera: dei 155 milioni di euro stimati, ne sono entrati nelle casse dello Stato  solo 24 milioni.
Se questi sono i margini di errore delle stime … non voglio commentare. Se aggiungiamo la perdita di posti di lavoro nei porti e nelle aziende collegate all’attività diportistica, potremmo tranquillamente affermare che il saldo non solo è decisamente inferiore alle attese ma addirittura negativo. Perché negativo? Perché mancano tutte le entrate fiscali dirette e indirette dell’indotto. E sarà molto difficile recuperare la imbarcazioni che hanno lasciato il Belpaese. Ma la tassa sul lusso, seppur demenziale, trova il sostegno dell’opinione pubblica …
Sono passati 105 anni… dalle parole scritte da un oscuro sostenitore dell’evasone e dell’elusione fiscale:
«La frode fiscale non potrà essere davvero considerata alla stregua degli altri reati finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime e finché le sottili arti della frode rimarranno l’unica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco».
Ma chi era questo intellettuale  indulgente nonché potenziale difensore degli evasori? Luigi Einaudi, il secondo presidente della Repubblica Italiana.
Ennesima dimostrazione che in Italia il passato non passa mai, Luigi Einaudi scriveva queste parole sul Corriere della Sera del 22 settembre 1907.
Non credo sia ancora oggi possibile trovare parole migliori.
Mettiamo da parte la storia e veniamo ai giorni nostri.
L’Europa (sarebbe meglio dire la Germania), questa entità evanescente che impone un sacco di regole che non si sa perché qualche volta si possono eludere e qualche altra no … ci aiuta ad uscire dalla crisi attraverso il rigore e l'equità. Il rigore lo stamo provando tutti, l'equità arriverà (intanto è passato un'anno e non ho trovatoancora nessuno che l'abbia vista).
Ma non dobbiamo colpevolizzare Monti, il governo Berlusconi si è assunto l’impegno di abbassare il debito del 3% l’anno per i prossimi 20 anni … stiamo parlando di circa 50 miliardi di euro l’anno … E un debito di oltre 2000 miliardi di euro non si è creato da un giorno all'altro ...
Come ho già detto mettere i numeri su un pezzo di carta è molto facile ma ci stiamo veramente rendendo conto di quel che significa? Per intaccare un debito pubblico di oltre 2000 miliardi di euro è necessario operare delle riforme reali di tutta la struttura pubblica. Nel frattempo i nostri parlamentari si sono premurati di istituire l’insegnamento dell’inno nazionale a scuola … cosa assolutamente legittima, ma sulla priorità permettetemi di sentirmi in tantino indignato.

Arriviamo alla Tobin Tax.
Il Governo stima di ottenere un gettito di circa 1 miliardo di euro (ricordiamoci delle imbarcazioni da diporto).
In un clima da caccia alle streghe si è cercato di colpire la speculazione, quei brutti sporchi e cattivi che ci hanno portato sul baratro … o forse no …
Cerchiamo di aprire gli occhi.
Cosa si intende per speculazione?

[spe-cu-la-zió-ne] s.f.
1 - Riflessione filosofica e teoretica; meditazione, pensiero: essere assorto in profonde speculazioni.
2 - economia. Operazione intesa a ottenere il massimo guadagno in attività commerciali o finanziarie, cercando perlopiù di trarre un utile dalla variazione attesa dei prezzi rispetto a quelli di acquisto: speculazione di borsa
3 - estensione. Operazione intesa a ottenere un utile sfruttando senza scrupoli le situazioni favorevoli: speculazione elettorale

Se ci pensiamo un attimo siamo tutti un po' speculatori, pensate alle offerte speciali. Mi arriva un volantino a casa e trovo che la carta igienica è in offerta speciale, non mi seve perché l’ho appena comprata ieri ma lo sconto è del 70% e ne approfitto facendo scorta. Sono uno speculatore? Sì. Questo ha una connotazione negativa? Ditelo voi.
Non voglio fare lezioni di economia ma restiamo legati ai numeri: per chi desidera approfondire: Proposta IFMA
L’ipotesi del Governo sconta una diminuzione del 30% degli scambi di borsa e dell’80% dei derivati (80% è corretto).
Cosa significa questo? Un piccolo gruppo di professionisti ha creato un’associazione l’Italian Financial Markets Advisors che ha analizzato a fondo la proposta di legge e ha cercato di trovare un’alternativa a saldi invariati che non “ammazzasse” il mercato.
Riuscirà uno sparuto manipolo di benpensati a convincere il Governo?
Speriamo di si.
L’alternativa potrebbe essere di gran luna peggiore della gaffe diportistica.

Facciamo due ipotesi assurde:
Il 1 gennaio 2013 entra in vigore la tobin tax.
Ipotesi 1 effetto sulle azioni.

“La cosa passa inosservata perché i primi giorni dell’anno gli scambi in borsa sono limitati. Poi i media incominciano a segnalare una pressione ribassista sulle banche italiane. Cosa succede? Il piccolo manipolo di professionisti lo aveva fatto notare al governo il 7 novembre 2012 ma la cosa non era stata presa in considerazione. Venerdì 4 gennaio 2013 il settore bancario italiano ha perso il 4%. Gli esperti dicono che è colpa della crisi e del fatto che non c’è certezza di continuità di governo. La settimana successiva arrivano buoni dati dalla Cina e le Borse festeggiano, tutte tranne la borsa italiana che rimane al palo perchè la scarsità di movimenti (dovuti alla tobin tax) non attira gli investitori (meno movimenti = più rischi -> preferisco investire in altri mercati) … Nei mesi successivi le banche italiane sono costrette a vendere i titoli di stato comprati con i soldi presi a prestito dalla Banca Centrale Europea per recuperare liquidità, ma la quotazione dei titoli bancari continua a scende (e con il prezzo anche la capitalizzazione cioè il patrimonio) e devono ridurre ulteriormente l’erogazione di finanziamenti … perché se il patrimonio della banca si riduce … si riduce ancor di più la sua capacità di erogare finanziamenti. Fino al 2012 io piccolo commerciante avevo un fido di 10.000 euro e adesso mi arriva una lettera che mi dice che dal 2 aprile 2013 (un regalo pasquale) il fido mi viene ridotto a 5.000 …”

Ipotesi 2 effetto sui derivati.
Premessa: un utilizzo commerciale dei derivati prevede la copertura di un attività reale. Ad esempio posso coprirmi dal rischio di una discesa del pezzo del petrolio. Se raffino il petrolio e lo rivendo devo coprirmi dalle oscillazioni di prezzo: se sale guadagno di più se scende guadagno meno (diamolo per scontato senza entrare nei particolari). Cosa devo fare? Assicurarmi dalle discese perché in questo modo i miei guadagni non sono dipendenti dalle oscillazioni di prezzo. Questo vale per il grano, il riso, la soja …
“Vado a fare il pieno con la mia automobile, ricordo a Natale di aver speso 54 euro per 30 litri e prendo un pezzo da 50 ed uno da 5, ho anche il bancomat ma non sono abituato ad usarlo per tutti gli acquisti. Totale 56 euro e 70 centesimi. Come? Possibile un simile aumento? Il petrolio è a 85 dollari com’è possibile un simile aumento? L’Eni ha deciso di aumentare il prezzo alla pompa a causa dell’aumento dei costi di copertura attraverso i derivati …”
Ma io ho una piccola latteria che mi permette si sbarcare il lunario in attesa della pensione … anche se non ho ancora capito se e quando potrò andarci … ma la Tobin tax non doveva colpire gli speculatori brutti sporchi e cattivi?
Questa è solo una visione pessimistica di un piccolo trader che ne capisce poco ... speriamo che i "Professori" abbiano ragione e che io abbia torto ... ma se non fosse così la proposta IFMA potrebbe evitare tutto questo e portare 1.000.000.000 di euro nelle casse dello Stato.
Pensiamoci.
Giorgio Gavinel