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sabato 10 novembre 2012

Tutto quello che andrebbe detto sulla Tobin Tax.

Nel 1972 James Tobin introdusse la possibilità di tassare tutte le transazioni sui mercato valutari al fine di stabilizzare i flussi e produrre un consistente gettito fiscale che idealmente avrebbe potuto essere adoperato a fini redistributivi. Tobin quantificava l’importo fra lo 0,05 e l’1% ed alcuni studi sostengono che con una tassazione dello 0,1% applicata su tutte le transazioni si potrebbe ottenere un reddito minimo di cittadinanza (il fatto stesso di risiedere in uno Stato darebbe diritto ad un reddito) di 500 euro a persona in tutto il Mondo.

Sembrerebbe fantasioso ma teoricamente è sostenibile. Tobin è pur sempre un Nobel per l’economia, non proprio un qualunque propagandista.
Si tratta di una vera e propria tassa “democratica” che spesso viene presentata come la soluzione di tutti i mali.

Ma se fosse così, perché è così difficile applicarla? Una fonte di reddito disponibile per tutti potrebbe aumentare esponenzialmente i consumi e farci godere una fase di crescita e sviluppo senza eguali.
Troppo bello per essere vero? Proprio così!
Il “Belpaese” non è più così gradevole … Siamo arrivati al capolinea e i professori continuano a correggere freddamente il bilanci e a spostare una coperta che di giorno in giorno diventa più corta. Senza considerare che ogni taglio di spesa e ogni balzello colpiscono una o più persone. E’ molto facile mettere i numeri su un foglio di carta senza guardare in faccia chi perde il posto di lavoro o chi si ritrova l'assegno previdenziale decurtato.
Il rigore è rigore ma non vale per tutti, più si è vicini al “palazzo” e meno si è colpiti dalla scure.
L’esempio più recente riguarda la tassazione sulle unità da diporto, che è stato l’ennesimo caso di come un clamoroso errore di calcolo “populista” abbia quasi distrutto un settore che prima dell’introduzione del balzello dava lavoro ad un considerevole numero di persone.
Il governo ha dovuto ammettere la débacle per voce del sottosegretario all’economia Vieri Ceriani il 20 settembre 2012 in un question time alla camera: dei 155 milioni di euro stimati, ne sono entrati nelle casse dello Stato  solo 24 milioni.
Se questi sono i margini di errore delle stime … non voglio commentare. Se aggiungiamo la perdita di posti di lavoro nei porti e nelle aziende collegate all’attività diportistica, potremmo tranquillamente affermare che il saldo non solo è decisamente inferiore alle attese ma addirittura negativo. Perché negativo? Perché mancano tutte le entrate fiscali dirette e indirette dell’indotto. E sarà molto difficile recuperare la imbarcazioni che hanno lasciato il Belpaese. Ma la tassa sul lusso, seppur demenziale, trova il sostegno dell’opinione pubblica …
Sono passati 105 anni… dalle parole scritte da un oscuro sostenitore dell’evasone e dell’elusione fiscale:
«La frode fiscale non potrà essere davvero considerata alla stregua degli altri reati finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime e finché le sottili arti della frode rimarranno l’unica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco».
Ma chi era questo intellettuale  indulgente nonché potenziale difensore degli evasori? Luigi Einaudi, il secondo presidente della Repubblica Italiana.
Ennesima dimostrazione che in Italia il passato non passa mai, Luigi Einaudi scriveva queste parole sul Corriere della Sera del 22 settembre 1907.
Non credo sia ancora oggi possibile trovare parole migliori.
Mettiamo da parte la storia e veniamo ai giorni nostri.
L’Europa (sarebbe meglio dire la Germania), questa entità evanescente che impone un sacco di regole che non si sa perché qualche volta si possono eludere e qualche altra no … ci aiuta ad uscire dalla crisi attraverso il rigore e l'equità. Il rigore lo stamo provando tutti, l'equità arriverà (intanto è passato un'anno e non ho trovatoancora nessuno che l'abbia vista).
Ma non dobbiamo colpevolizzare Monti, il governo Berlusconi si è assunto l’impegno di abbassare il debito del 3% l’anno per i prossimi 20 anni … stiamo parlando di circa 50 miliardi di euro l’anno … E un debito di oltre 2000 miliardi di euro non si è creato da un giorno all'altro ...
Come ho già detto mettere i numeri su un pezzo di carta è molto facile ma ci stiamo veramente rendendo conto di quel che significa? Per intaccare un debito pubblico di oltre 2000 miliardi di euro è necessario operare delle riforme reali di tutta la struttura pubblica. Nel frattempo i nostri parlamentari si sono premurati di istituire l’insegnamento dell’inno nazionale a scuola … cosa assolutamente legittima, ma sulla priorità permettetemi di sentirmi in tantino indignato.

Arriviamo alla Tobin Tax.
Il Governo stima di ottenere un gettito di circa 1 miliardo di euro (ricordiamoci delle imbarcazioni da diporto).
In un clima da caccia alle streghe si è cercato di colpire la speculazione, quei brutti sporchi e cattivi che ci hanno portato sul baratro … o forse no …
Cerchiamo di aprire gli occhi.
Cosa si intende per speculazione?

[spe-cu-la-zió-ne] s.f.
1 - Riflessione filosofica e teoretica; meditazione, pensiero: essere assorto in profonde speculazioni.
2 - economia. Operazione intesa a ottenere il massimo guadagno in attività commerciali o finanziarie, cercando perlopiù di trarre un utile dalla variazione attesa dei prezzi rispetto a quelli di acquisto: speculazione di borsa
3 - estensione. Operazione intesa a ottenere un utile sfruttando senza scrupoli le situazioni favorevoli: speculazione elettorale

Se ci pensiamo un attimo siamo tutti un po' speculatori, pensate alle offerte speciali. Mi arriva un volantino a casa e trovo che la carta igienica è in offerta speciale, non mi seve perché l’ho appena comprata ieri ma lo sconto è del 70% e ne approfitto facendo scorta. Sono uno speculatore? Sì. Questo ha una connotazione negativa? Ditelo voi.
Non voglio fare lezioni di economia ma restiamo legati ai numeri: per chi desidera approfondire: Proposta IFMA
L’ipotesi del Governo sconta una diminuzione del 30% degli scambi di borsa e dell’80% dei derivati (80% è corretto).
Cosa significa questo? Un piccolo gruppo di professionisti ha creato un’associazione l’Italian Financial Markets Advisors che ha analizzato a fondo la proposta di legge e ha cercato di trovare un’alternativa a saldi invariati che non “ammazzasse” il mercato.
Riuscirà uno sparuto manipolo di benpensati a convincere il Governo?
Speriamo di si.
L’alternativa potrebbe essere di gran luna peggiore della gaffe diportistica.

Facciamo due ipotesi assurde:
Il 1 gennaio 2013 entra in vigore la tobin tax.
Ipotesi 1 effetto sulle azioni.

“La cosa passa inosservata perché i primi giorni dell’anno gli scambi in borsa sono limitati. Poi i media incominciano a segnalare una pressione ribassista sulle banche italiane. Cosa succede? Il piccolo manipolo di professionisti lo aveva fatto notare al governo il 7 novembre 2012 ma la cosa non era stata presa in considerazione. Venerdì 4 gennaio 2013 il settore bancario italiano ha perso il 4%. Gli esperti dicono che è colpa della crisi e del fatto che non c’è certezza di continuità di governo. La settimana successiva arrivano buoni dati dalla Cina e le Borse festeggiano, tutte tranne la borsa italiana che rimane al palo perchè la scarsità di movimenti (dovuti alla tobin tax) non attira gli investitori (meno movimenti = più rischi -> preferisco investire in altri mercati) … Nei mesi successivi le banche italiane sono costrette a vendere i titoli di stato comprati con i soldi presi a prestito dalla Banca Centrale Europea per recuperare liquidità, ma la quotazione dei titoli bancari continua a scende (e con il prezzo anche la capitalizzazione cioè il patrimonio) e devono ridurre ulteriormente l’erogazione di finanziamenti … perché se il patrimonio della banca si riduce … si riduce ancor di più la sua capacità di erogare finanziamenti. Fino al 2012 io piccolo commerciante avevo un fido di 10.000 euro e adesso mi arriva una lettera che mi dice che dal 2 aprile 2013 (un regalo pasquale) il fido mi viene ridotto a 5.000 …”

Ipotesi 2 effetto sui derivati.
Premessa: un utilizzo commerciale dei derivati prevede la copertura di un attività reale. Ad esempio posso coprirmi dal rischio di una discesa del pezzo del petrolio. Se raffino il petrolio e lo rivendo devo coprirmi dalle oscillazioni di prezzo: se sale guadagno di più se scende guadagno meno (diamolo per scontato senza entrare nei particolari). Cosa devo fare? Assicurarmi dalle discese perché in questo modo i miei guadagni non sono dipendenti dalle oscillazioni di prezzo. Questo vale per il grano, il riso, la soja …
“Vado a fare il pieno con la mia automobile, ricordo a Natale di aver speso 54 euro per 30 litri e prendo un pezzo da 50 ed uno da 5, ho anche il bancomat ma non sono abituato ad usarlo per tutti gli acquisti. Totale 56 euro e 70 centesimi. Come? Possibile un simile aumento? Il petrolio è a 85 dollari com’è possibile un simile aumento? L’Eni ha deciso di aumentare il prezzo alla pompa a causa dell’aumento dei costi di copertura attraverso i derivati …”
Ma io ho una piccola latteria che mi permette si sbarcare il lunario in attesa della pensione … anche se non ho ancora capito se e quando potrò andarci … ma la Tobin tax non doveva colpire gli speculatori brutti sporchi e cattivi?
Questa è solo una visione pessimistica di un piccolo trader che ne capisce poco ... speriamo che i "Professori" abbiano ragione e che io abbia torto ... ma se non fosse così la proposta IFMA potrebbe evitare tutto questo e portare 1.000.000.000 di euro nelle casse dello Stato.
Pensiamoci.
Giorgio Gavinel

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