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domenica 11 novembre 2012

Un piccolo passo indietro ...

Tobin tax solo sui derivati ... Evidentemente hanno analizzato un pò meglio i numeri e stanno cercando di salvare le banche. E meno male, il credit crunch (riduzione dei finanziamenti) è già abbastanza pesante. Inoltre forse si sono accorti che tassando i derivati oltre all'imposizione diretta aumentano tutte le entrate le gate all'iva sui prodotti realizzati dalle aziende che ulilizzano i derivati stessi.
Questi aumenti andranno a ricadere su:
1 - Combustibili. Se devo coprirmi dall'oscillazione del prezzo del petrolio vado ad aumetare il prezzo alla pompa. Idem per il biocombustibile in quanto la copertura sui cereali o altri prodotti necessari per la produzione necessitano di un'assicurazione di copertura dalle oscillazioni di prezzo.
2 - Pane e pasta. proprio così perchè anche i produttori di questi alimenti devono assicurarsi sulle variazioni di prezzo delle materie prime.
3 - Gran parte dei prodotti provenienti da fuori Unione Europea (in particolare fuori dall'euroarea). Perchè necessitano di una copertura sul tasso di cambio.

Mi fermo qui perchè si potrebbe andare avanti all'infinito.

Di fatto quando ci chederemo perchè l'inflazione tenderà ad aumentare e "qualcuno" ci risponderà che la cosa dipende dalla congiuntura  piuttosto che dall'Opec ... capiremo una volta di più che ci prenderanno in giro.

Ma come sempre accade qualcuno ci guadagnerà  anche da questa situazione. Ad esempio chi ha acquistato i Btp Italia,  titoli che pagano una cedola a tasso fisso su di un capitale che si rivaluta di anno in anno in base all'inflazione.

Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd, continua ad affermare che la tobin tax colpirà solo la speculazione e non il risparmio.
Ma non mi sembra che mangiare, andare in automobile, riscaldare casa e acquistare prodotti di importazione sia una prerogativa degli speculatori brutti sporci e cattivi. Ma forse mi sbaglio.


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