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mercoledì 21 novembre 2012

La tenace insistenza di Boccia

 Il Pd insiste sulla sua posizione, cioe' pagare poco ma pagare tutti per redistribuire meglio. E' una posizione che va incontro all'interesse collettivo: a noi non interessa tutelare la finanza speculativa che non contribuisce ad arricchire il paese.
Il termine "poco" letto in queste righe sembra sacrosanto ma si continua a parlare in astratto senza fare esempi concreti.
Noi piccoli trader siamo considerati un "male da estirpare" ma tutto sommato paghiamo un'imposta del 20% su tutti i nostri guadagni, senza esenzioni per gli importi più bassi ... Siamo soggetti a tutte le imposte indirette quindi forse qualche piccolo valore aggiunto lo portiamo.
Se un broker si accontenta di 1 punto (0,01) o meno sulle transazioni e lo Stato ne vuole 5 (0,05) scusate ma non mi sembra una piccola imposta.
Se poi andiamo a considerare i derivati legati all'economia reale tutto diventa più evidente.
Se devo acquistare del grano per fare il pane o la pasta, non posso cambiare il prezzo di vendita ogni giorno. Devo stabilizzare il prezzo. Non voglio entrare nel particolare ma spesso necessito di una struttura complessa formata da più strumenti. Devo seguire e modificare la mia copertura con cadenza mensile. Semplificando al massimo uno strumento di copertura acquistato e venduto mi costa lo 0,1% mensile quindi sono da qui ho un aumento dell'1,2% annuo. Non è assolutamente poco, è tantissimo pechè ricade su tutta la filiera.
Finiamola  di sbandierare "tasse facili" e concentriamoci una buona volta sui tagli di spesa ...

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