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domenica 17 febbraio 2013

Perchè l'Europa persevera negli errori?

E' triste constatare che la burocrazia europea continua a percorrere la strada sbagliata. L'evidenza dei fatti è talmete chiara che solo la vetusta gerontocrazia miope non riesce a vederla.
Il grafico ci permette di capire perchè siamo destinati a divenire territorio di conquista Cinese piuttosto che Turca, Statunitense o Brasiliana.
Le azinde che non possono crescere a causa delle leggi antitrust unite alla miriade di normative ai vari sottolivelli: statali, regionali, locali. I continui proclami pseudo-liberali di fatto hanno prodotto una miriade di micro aziende fragili e a bassa redditività. l'articolo pubblicato su Firstonline ci spiega in modo drammaticamente sintetico e preciso le conseguenze di una politica debole e obsoleta. Uno degli aspetti più importanti da affrontare è il mercato del lavoro. La flessibilità non deve essere stigmatizzata come accade ora. Il problema fondamentale deve essere affrontato dal lato opposto. lLa flessibilità non deve essere vista come precarietà ma come opportunità. Il lavoro deve essere affrontato dinamicamente, nel senso che se svolgo un'attività, e lo faccio bene, l'azienda deve adottare gli strumenti a sua disposizione per "trattenermi" perchè se non lo fa sono pronto a trovare qualcosa di meglio.
Sembra banale, ma dobbiamo abituarci a crearci la sicurezza attraverso la flessibilità e la professionalità. Ma soprattutto dobbiamo capire che non si può incentivare un'attività produttiva all'infinito. Se qualcosa non può essere realizzato in modo competitivo dobbiamo capire il perchè. Rifiutare di affrontare il problema attraverso misure di sostegno e assistenza spetto significa prolungare l'agonia con i soldi della collettività. Non possiamo più premettrcelo se vogliamo evitare che il Vecchio Continente collassi su se stesso.

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